Retromarcia al Cremlino: “Il pagamento in rubli del gas non è “scritto nella roccia”

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La redazione

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, afferma all’agenzia di stampa Ria Novosti: “La Russia vede il pagamento in rubli per il gas come una soluzione per lei favorevole, ma “nulla è scritto nella roccia”.

Dopa la firma di Vladimir Putin del decreto per il pagamento in rubli del gas da parte dei paesi “ostili”, alla domanda se Mosca possa o meno fare un passo indietro su questa scelta, Peskov ha risposto: “Sì se le circostanze cambiano, perché nulla è scritto nella roccia, ma noi vediamo il rublo come la più preferibile e affidabile opzione per noi”.

Peskov, ha aggiunto: “l pagamento in rubli non verrà richiesto “retroattivamente” alle forniture già avvenute e ancora da pagare. La Russia non interromperà immediatamente il flusso ai paesi che non vogliono pagare in rubli, perché i termini del pagamento sono fino alla conclusione del mese.

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