Nuovo Dpcm niente gp per ospedali, giustizia ed alimentari

Entra in vigore dal 1° febbraio. Qualche considerazione sull’apri e chiudi a ripetizione.

Gianvito Pugliese

Il gp nel titolo non sono le mie iniziali, anche se talvolta le ho usate per firmare un articolo, è l’acronimo -ormai di uso comune- del green pass o carta verde, come GP maiuscolo è acronimo dei gran Premi di Formula 1.

Dal 1° febbraio, in forza del Dpcm appena firmato da Mario Draghi, non servirà esibire il green pass per acquistare generi alimentari o di prima necessità (supermercati), per quelli sanitari (farmacie e parafarmacie) o luoghi legati alla sicurezza e alla giustizia (le caserme per presentare una denuncia, il tribunale per una testimonianza). Ma la certificazione verde dovrà essere esibita in tutti gli altri esercizi commerciali: dai tabaccai, alle banche, agli uffici postali, dai bar ai ristoranti.

Dal Dpcm “nell’attuale contesto emergenziale possono essere ritenute esigenze essenziali e primarie della persona, da garantire anche senza il possesso di una delle certificazioni verdi solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”.

Sarà, quindi permesso l’ingresso senza green pass negli ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi di alimenti vari. Inoltre negli “uffici aperti al pubblico delle Forze di polizia e delle polizie locali, allo scopo di assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, nonché quelle di prevenzione e repressione degli illeciti”.

Nessuna certificazione per “gli uffici giudiziari e negli uffici dei servizi sociosanitari esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunzie da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è’ necessaria la presenza della persona convocata”.

Niente certificazione verde inoltre per accedere ai luoghi preposti alla vendita al dettaglio di medicinali (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica), come pure per i negozi di articoli medicali e ortopedici e di materiale per ottica.

Infine il green pass non dovrà essere esibito per il commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, nei negozi di prodotti surgelati, di animali domestici e alimenti per animali domestici. per il commercio al dettaglio di carburante per autotrazione e commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari. 

Non potrei che essere contento di minori restrizioni, anche perché ciò dovrebbe significare che abbiamo ripreso in mano le redini del virus, che stava galoppando all’impazzata. Se così non fosse e non si ha la certezza di aver raggiunto il picco e di andare verso una fase di minori contagi, calo di ricoveri e svuotamento delle terapie intensive, dovremmo concludere che a palazzo Chigi si è verificata un’epidemia ma non di Covid, bensì di schizofrenia.

Non porrò la solita insulsa domanda: “Ma cosa ne penseranno i cittadini di questo apri e chiudi, come se fosse il gioco del nascondino o dei quattro cantoni”? Oramai, tra scienziati che litigano in televisione, opinionisti della domenica che sentenziano di pandemie, senza sapere neanche cosa siano, regioni e comuni che chiedono minori restrizioni e chiusure, ma che quando Patrizio Bianchi ordina il rientro in presenza il 10 gennaio alla fine delle vacanze natalizie, causa un contagio diffuso di “masianellite” ognuno se ne va per i fatti suoi e fissa una data diversa più in là. E mentre i Tar annullano a raffica i provvedimenti regionali e sindacali, perché si può agire in difformità da quanto disposto dal potere centrale solo se sei in zona rossa, cosa credete che ne pensino i cittadini? Vi sembra possibile provare a capire qualcosa in questa Babilonia?

Spero almeno che il Cts abbia approvato e consigliato la misura odierna. Da qualche tempo è scomparsa dal linguaggio dei politici la frase, fino a poco tempo fa in voga e ricorrente, “ascoltiamo prima il parere dei tecnici e poi provvediamo conseguentemente in conformità”. Qualche minus habens rivendicava giorni or sono, totalmente a sproposito, “il primato della politica” e siccome pare che ormai nel Paese, quanto più assurda e stupida è la proposta, più si corre dietro, il timore che sia stato ascoltato e sia diventata la parola d’ordine non è del tutto peregrino. Ed a riprova: se nei super ed ipermercati, catene potenti ed utili ai partiti (dalle assunzioni ai finanziamenti) non serve il pass, occorre invece ai pensionati per poter andare a ritirare la pensione. Non è da ora che la politica li ha abbandonati, diversamente non riceverebbero quelle pensioni da fame dopo una vita di contributi tra i più alti in Europa versati.

Una domanda agli scienziati: “Ma non sarà che il Covid e le sue varianti oltre ad intaccare gravemente il sistema respiratorio, intaccano anche le funzioni cerebrali”? Se così fosse. tutto tornerebbe ad avere una logica.

Il Germania, lo ripeto per l’ennesima volta, Angela Merkel, lasciando la cancelleria, dispose il lockdown per i non vaccinati, Olaf Schulz mantenne la misura: da 80 mila nuovi positivi al giorno in meno di tre settimane si è scesi a meno di 10 mila in media. Noi abbiamo fatto l’esatto inverso con un tira e molla, apri e chiudi, che puzza di prediligere gli equilibri politici ail’evidenze scientifiche.

Penso di non potere essere più chiaro di così.

Per interventi utilizzare il “Lascia un commento” o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it o direttore@lavocenews.it. Per seguirci su Facebook potete mettere il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it. Grazie.