Michele Emiliano sul Covid in Puglia e misure governative

Abbiamo appena ricevuto tramite WhatsApp una comunicazione del Presidente della Regione Puglia con un post allegato

La redazione

Michele Emiliano, col tempo e l’esperienza, ha abbandonato gli atteggiamenti da guascone, anche simpatici, che lo caratterizzavano all’epoca del primo accesso alla politica amministrativa, sedici anni or sono, col la prima sindacatura di Bari. E la maturità acquisita gli permette, in questo momento non facile del Paese con contagi praticamente fuori controllo, di cesellare il suo dissenso da quanto sta decidendo il governo a cominciare dall’apertura in presenza nelle scuole del 10 prossimo venturo. E’ con le Regioni ed i Colleghi Presidenti le cui richieste in proposito sono state disattese.

Ed i dirigenti scolastici danno ragione e urlano al Ministro la loro impotenza motivata a gestire questa riapertura in presenza. Ma il Ministro risponde “non modifico”.

Emiliano sente il bisogno di spiegare ai pugliesi perché non può opporsi ed ha la mani legate. Il Decreto legge 111 del 6 agosto gli da poteri di derogare alle disposizioni centrali solo se in “zona rossa” e la Puglia è fortunatamente in zona bianca.

Che fare? Intensificare le vaccinazioni, chiarisce, non possiamo fare altro.

Lui non può consigliarlo, il rispetto che nutre per il suo ruolo istituzionale lo impedisce, ma noi quel vincolo non lo abbiamo. Il nostro principale dovere è la totale lealtà e dedizione nei confronti dei lettori. Dunque, una soluzione c’è, e vale per i pugliesi, come per i siciliani, i valdostani o trentini. Cari genitori, tenetevi i figli a casa. Dovete andare a lavorare? Rispolverate dalla soffitta i nonni che, certamente, saranno felici di rendersi nuovamente utili. Qualunque sia il Vostro problema. cercate di superarlo, ne va della salute e vita dei Vostri figli, Vostra e di tutti noi.

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