L’Ucraina resiste e conquista terreno

Una controffensiva vicino alla città di Izium, nell’Ucraina orientale,

Gianvito Pugliese

L’esercito ucraino ha lanciato una controffensiva nei pressi della città di Izium, nell’Ucraina orientale, al momento controllata dai russi. Lo ha reso noto ieri un governatore regionale, che descrive la controffensiva ucraina come una grave battuta d’arresto per i piani di Mosca d’impadronirsi di tutta la regione del Donbas.

Le forze russe si sono concentrate in prevalenza sul Donbas nella “seconda fase” deli’invasione. Lo dichiararono, euforici, il 19 aprile, dopo aver raggiunto la capitale Kiev nelle prime settimane di guerra.

Ma l’Ucraina ha riconquistato vaste porzioni del territorio nel nord-est, allontanando i russi, oltre che dalla capitale Kiev, anche da Kharkiv, la seconda città ucraina in ordine di grandezza. Ora stanno mantenendo la pressione su Izium e sulle linee di rifornimento russe, rendendo impossibile per Mosca circondare le truppe ucraine, tutte di veterani temprati dalla battaglia sul fronte orientale nel Donbas.

Volodymyr Zelenskiy ha affermato che sono in corso colloqui non facili per trovare una via d’uscita per un gran numero di soldati feriti dall’acciaieria assediata nel porto di Mariupol. In cambio l’Ucraina rilascerebbe prigionieri russi.

Azovstal o ciò che ne resta

Mariupol è ora in mano russa, ma centinaia di patrioti ucraini sono asserragliati nelle acciaierie Azovstal, e resistono nonostante settimane di pesanti ed incessanti bombardamenti russi.

Gli analisti militari occidentali ritengono che Putin e i suoi generali non prevedevamo una tale feroce resistenza. Infatti, avevano approvvigionato gli invasori di munizioni e cibo per cinque giorni ed oggi siamo all’ottantesimo giorno di guerra.

La Russia, che ha perso un gran numero di uomini e di equipaggiamento militare, vacilla sotto il peso schiacciante delle sanzioni economiche, che Putin e la sua cricca, falsamente irride assecondando la strategia farlocca della propaganda del Cremlino. Ieri il G Sette si è impegnato ad “aumentare ulteriormente la pressione economica e politica sulla Russia” e a fornire più armi all’Ucraina.

Oleh Sinegubov, governatore regionale: “Il punto più caldo rimane la direzione di Izium. Le nostre forze armate sono passate a una controffensiva lì. Il nemico si sta ritirando su alcuni fronti e questo è il risultato del carattere delle nostre forze armate”.

L’invasione dell’Ucraina ha indotto la Finlandia e molto probabilmente la Svezia ad abbandonare la neutralità ed ad aspirare ad unirsi alla NATO.

Sauli Niinisto presidente finlandese telefonicamente ha detto a Putin che il suo Paese, che condivide un confine di 1.300 km (800 miglia) con la Russia, aspira a far parte della NATO, per rafforzare la propria sicurezza. Una conversazione “diretta e diretta”, l’ha definita il leader finlandese. Putin ha avvisato Niinisto che sarebbe stato un errore per Helsinki abbandonare la neutralità, ha affermato e che la mossa avrebbe danneggiato le relazioni bilaterali.

Uno degli obiettivi dell’invasione Ucraina era impedire che l’ex repubblica sovietica si unisse all’alleanza della NATO. Ma sembra che Putin si sia trasformato nel più efficace agente della Cia,

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che avantieri ha parlato al telefono con Putin, affermato di non aver scorto alcun segno di cambiamento di Putin, arroccato nelle sue convinzioni, a dispetto degli eventi.

I ministri del G7 – di Stati Uniti, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Canada – si sono impegnati a fornire più armi all’Ucraina ed ad “accelerare i nostri sforzi per ridurre e porre fine alla dipendenza dalle forniture energetiche russe”.

Ieri, Sergei Lavrov ha definito le sanzioni dell’Occidente una “guerra ibrida totale” contro Mosca.

Zelenskiy a proposito di Azovstal: “Al momento sono in corso trattative molto complesse sulla prossima fase della missione di evacuazione”, Ha aggiunto che nei colloqui sono intervenuti influenti intermediari internazionali. La Russia, normalmente anche troppo loquace, in proposito tace.

Mosca, che ha imposto un’amministrazione militare nella regione meridionale di Kherson in Ucraina, vorrebbe tenervi un referendum per aderire alla Federazione Russa, sul modello della penisola di Crimea. Per il ministero della Difesa britannico la Russia manipolerebbe i risultati.

La Russia quasi certamente manipolerebbe i risultati di un simile voto, ha affermato il ministero della Difesa britannico.

Ukrainian servicemen carry bodies of Russian soldiers killed during Russia’s invasion of Ukraine, before putting them in a refrigerated rail car, in Kyiv, Ukraine May 13, 2022. REUTERS/Valentyn Ogirenko

Un filmato girato dalla più autorevole agenzia di stampa inglese ha mostra al mondo i corpi di soldati russi, abbandonati, portati in uno scalo ferroviario dagli ucraini e accatastati in un treno frigorifero, in attesa di poterli dare alle loro famiglie.

Volodymyr Lyamzin, capo ufficiale di collegamento civile-militare, mentre i barellieri in tute protettive bianche sollevavano sacchi per cadaveri in vagoni merci: “La maggior parte di loro è stata portata dalla regione di Kiev, ce ne sono alcuni dalla regione di Chernihiv e anche da altre regioni“.