Kabul cade, rinasce l’Emirato islamico

Rimane, a ranghi ridotti, la rappresentanza diplomatica Usa

La redazione

A Kabul le forze governativa non hanno opposto resistenza all’avanzata dei talebani nella capitale. Dopo che i talebani avevano occupato alcuni quartieri periferici della città, il grosso dei combattenti, ammassati in attesa attorno a Kabul, sono entrati in massa occupando tutti gli obiettivi sensibili.

I talebani, dopo aver proclamato l’Emirato islamico, hanno affermato, rispondendo alle preoccupazioni manifestate dal  premio Nobel per la pace pakistana, Malala Yousafzai: “Osserviamo completamente scioccati mentre i talebani prendono il controllo dell’Afghanistan. Sono profondamente preoccupata per le donne, le minoranze e i difensori dei diritti umani”, di essere profondamente cambiato rispetto a venti anni prima e che rispetteranno i diritti delle donne e permetteranno loro d’istruirsi.

Ma la fuga in massa dalla città verso l’aeroporto o il confino col Pakistan dimostra che alle parole del nuovo regime non ci crede quasi nessuno.

Gli Stati Uniti sembra che abbiano cambiato idea ancora una volta e che l’Ambasciata americana rimarrà in funzione, sia pure con personale ridotto all’osso. Non è chiaro se abbiano avuto ulteriori garanzie o si tratta di un tentativo di instaurare un dialogo coi nuovi padroni dell’Afghanistan.

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