Joe Biden: “Putin un criminale di guerra”

Il Cremlino: “Inaccettabile”. Zelenskiy: “Superate tutte le linee rosse”

Gianvito Pugliese

Oggi convergenza, abbastanza rara, tra le agenzie di stampa internazionali e quelle nazionali. A metter tutti d’accordo la dichiarazione di Joe Biden che ha definito per la prima volta Putin “un criminale di guerra“. Finora dalla White House qualche riferimento alle inchieste in corso, sull’invasione russa dell’Ucraina, da parte della Corte Penale Internazionale, che sottintendevano che Putin e la sua cerchia potessero essere trovati colpevoli di crimini di guerra, ma si era evitato di definirlo tale apertamente, come Biden ora ha fatto.

E non è di certo una dichiarazione scappata al leader americano. L’affermazione è arrivata in un incontro tra Biden ed i giornalisti alla Casa Bianca. Biden, dunque, l’ha fatta sapendo che sarebbe deflagrata nel mondo in brevissimo, un regalino personale al suo omologo russo, in aggiunta a quelle sanzioni che stanno mettendo la Russia economicamente in ginocchio e che aumentano periodicamente, proprio per assestarle il colpo di grazia.

Putin a quelle sanzioni aveva risposto iscrivendo Biden e Blinken nell’elenco dei “non graditi in Russia”. E Lavrov si è affrettato a precisare che i divieti nei confronti dei due non impediscono contatti ad alto livello se necessario. Ovvero, una sanzione solo per gioco. A farla breve una sanzione vuota ed insignificante, tanto per darla a bere ai russi, che sui loro media, ormai tutti allineati al Cremlino, leggeranno che il potente Putin ha sanzionato l’America.

E non è diversa la reazione del governo russo alla gravissima accusa rivolta a Putin, affidata a Dmitry Peskov portavoce del Cremlino: “una retorica inaccettabile e imperdonabile”. E per la prima volta nella storia Peskov non accusa di qualcosa il battaglione Azov, al quale dalla propaganda di regime russa vengono attribuite proprietà taumaturgiche, come quelle di Padre Pio, oggi san Pio, e cioè di essere presente contemporaneamente in molteplici posti.

A Peskov vorrei chiedere: “Avete bombardato e distrutto per tantissime volte luoghi in cui, in realtà c’erano donne e bambini, sostenendo che vi era alloggiato il battaglione Azov. Ma questi di Azov sono un migliaio di super man? Bombardate, l’edificio crolla, seppellisce tutti gli ospiti, ma il battaglione Azov, rispunta intatto da un’altra parte. La vostra narrazione fa veramente schifo. Siete scarsi pure come bugiardi matricolati. Non si dice? No, si dice e si conferma.

Biden, inizialmente, non aveva risposto alla domanda di un giornalista accreditato sul “se ritenesse Putin un criminale di guerra”. In chiusura della conferenza stampa ha raggiunto i Colleghi che si allontanavano ed ha rettificato nel senso sopra indicato.

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