Piacenza: altri orrori nella caserma Levante

Fa il paio con le prime ammissioni di colpevolezza dell’appuntato Giuseppe Montella, indiscrezioni sui comportamento del Maresciallo capo della stazione Levante, Marco Orlando.

Gianvito Pugliese

Piscis a capite fetet, il pesce puzza dalla testa, dicevano i saggi padri latini. Ed è sempre o quasi così, raro che il capo sia una vittima, accade e nessuno -o quasi. lo sa bene quanto me, ma di solito certe cose avvengono con la connivenza del capo. il quale magari gira la testa altrove per non vedere. E sulla caserma Levante, se hanno un sia pur minimo fondamento le prime dichiarazioni della trans, che vuol farsi chiamare Francesca ed ha chiesto di essere ascoltata dagli inquirenti, il maresciallo capo non sembrerebbe essere stato estraneo alla giostra.

Se non collabori, se non mi dai lavoro, in un modo o nell’altro ti frego e ti rimando in Brasile“. Sarebbero le minacce che il comandante della Stazione Levante dei carabinieri di Piacenza, il maresciallo Marco Orlando, avrebbe usato nei confronti della precitata transessuale in diverse circostanze. Stando alle dichiarazioni della stessa,  tramite il suo avvocato Elena Concarotti, sarebbe stata obbligata a fare sesso ed anche picchiata all’interno della caserma.

Inutile ripeta che questa testata è garantista e non condanna nessuno senza sentenze definitive e senza prove o riscontri inconfutabili. Il giornalismo corretto, tuttavia, può e deve talvolta giungere a conclusioni diverse dalla giustizia ufficiale, e tanto nei non pochissimi casi in cui i giudizi si fermano, per intervenute prescrizioni o, comunque, non convincono appieno. Ma le funzioni pubbliche presuppongono totale limpidezza e nessuna opacità e poche sono così delicate, come il Comando di una stazione dei Carabinieri, proprio per l’abnegazione e l’eroismo di tanti militari che nei secoli hanno rischiato e perso scientemente la vita, per fare il proprio dovere.

Non ho dubbi che il Comando generale dell’Arma, che ha già rimosso e trasferito diversi ufficiali della catena di comando, non permetterà al Maresciallo Orlando di poter eventualmente inquinare prove.

Un altro tassello di una storia bruttissima, che non avremmo voluto leggere, ma che abbiamo il dovere di riferire e commentare. Che fa il paio con la notizia delle prime ammissioni da parte dell’appuntato Giuseppe Montella. Che tristezza. Quanti Maramaldi in questa nostra bellissima e sciaguratissima Italia. Noi non accusiamo nessuno a prescindere, ma se qualcuno difenderà a prescindere sappia che non c’è aggettivo sufficientemente negativo per apostrofarlo e che lo sappiano anche i belanti fans di costui o costoro, che meritano altrettanto disprezzo e commiserazione.

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