Cremlino: arresti di manifestanti non sono repressione.

Lo afferma il portavoce del Cremlino. Josep Borrell (in foto), in un’intervista rilasciata a Interfax bolla la magistratura russa ed iil regime.

GP

La Tass, da sempre organo di stampa del regime che si spaccia per testata giornalistica, da risalto alle dichiarazioni di Peskov portavoce del Cremlino. Una dichiarazione, che definire da minus habens, è un eccesso di clemenza e gentilezza: “Non è corretto parlare di “repressioni” per l’ondata di fermi alle manifestazioni contro la detenzione del principale avversario di Putin, Alexey Navalny. Non ci sono repressioni, ci sono solo misure adottate dalla polizia contro coloro che violano la legge, contro coloro che partecipano a manifestazioni non autorizzate. Tali giudizi sono eccessivamente emotivi”.

Si stima che oltre 11.000 persone siano state fermate durante le proteste del 23 gennaio, del 31 gennaio e del 2 febbraio.

Ma Josep Borrel, Alto rappresentante della politica estera Ue, Borrell, presente a Mosca oggi e domani, rilascia una dichiarazione che inchioda regima e magistratura senza possibilità di appello: “Crediamo che la sentenza sia motivata politicamente. Nel 2017, la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva già stabilito che la condanna di Navalny era illegale e arbitraria. Non si tratta d’ingerenza negli affari interni, si tratta di principi universali e d’impegni internazionali anche nei confronti dei propri cittadini che la Russia ha sottoscritto come membro del Consiglio d’Europa e come Stato partecipante all’OSCE”.

Superfluo aggiungere commenti l’oscenità del comportamento del Cremlino, di certo non nuovo a prevaricazioni ed abusi, non è una novità. Sarà francamente divertente leggere le dichiarazioni che Putin dovrà rendere al popolo russo quando le sue azioni porteranno a sanzioni che impoveriranno e danneggeranno fortemente il Paese ed i suoi cittadini.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.