Cos’è Swift l’“atomica” anti Russia

Il precedente della disconnessione e conseguente isolamento delle banche iraniane

Gianvito Pugliese

Ha la centrale a Bruxelles e uffici disseminati in 26 diversi Paesi. Stiamo scrivendo e descrivendo la Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, ovvero la “Swift”, una piattaforma globale specializzata in servizi di comunicazioni interbancarie sicure.

Creata nel 1973 da circa 200 banche di 15 Paesi differenti, per sostituire il sistema adottato all’epoca, il cosiddetto “Telex”, attualmente collega undicimila tra banche ed altre istituzioni finanziarie di oltre duecento Paesi. E’ sottoposta alla supervisione della Banca nazionale del Belgio, “con il supporto” del G10 delle Banche centrali.
Nel 2009 le banche e istituzioni che usavano Swift erano diventate 9.281 ed il volume dei trasferimenti internazionali aveva raggiunto 3,76 miliardi. Nel 2021 la piattaforma ha trasmesso oltre 8,4 miliardi di transazioni (tecnicamente; comunicazioni), circa 42 milioni al giorno tra dati di pagamenti e bonifici, comunicazioni su titoli e di tesoreria.

Swift si pubblicizza come un sistema “neutrale ed aperto” ed è registrata come Società cooperativa a responsabilità limitata sotto la giurisdizione belga. Gli azionisti-utilizzatori (circa 3.500 gruppi), eleggono un Consiglio di 25 direttori indipendenti, che supervisiona la gestione. L’amministrazione è affidata ad un Comitato esecutivo, composto da 7 persone, che lavorano a tempo pieno nella piattaforma, dirette e cooordinate dall’amministratore delegato Javier Pérez-Tasso.

Swift è poi supervisionata dal 1988 dal G10 delle Banche centrali, che include Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Olanda, Gran Bretagna, Stati Uniti, Svizzera, Svezia e anche la Bce (Si chiama G10 ma dovrebbe chiamarsi G12).
Dal 2012, poi, è stato introdotto un “Forum” sulla vigilanza che include le Banche centrali di Australia, Cina, Hong Kong, India, Corea del Sud, della stessa Russia, oltre a Arabia Saudita, Singapore, Sudafrica e Turchia. Il forum è il sistema con cui il G10 può, volendo, “condividere” informazioni sulla vigilanza.

Sede della Bce

Quanto all’ipotesi di estrometterne la Russia, all’ordine del giorno dei paesi occidentali nell’ambito delle sanzioni adottate contro Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina, il più recente caso analogo, documentato dallo stesso Swift, risale al marzo del 2012.
Allora a seguito delle sanzioni internazionali contro l’Iran fu approvata una normativa europea che vietava ai gruppi specializzati di comunicazioni interbancarie, come la Swift, di fornire servizi alle banche iraniane colpite dalle sanzioni. In base alle normative belghe, che la Swift deve osservare furono disconnesse dal sistema le banche iraniane colpite dalle misure.

Attualmente è Francia a detenere la presidenza di turno dell’Ue ed il ministro delle Finanze, Bruno le Maire ha definito il blocco di Swift contro la Russia una arma finanziaria nucleare. Utilizzare il blocco potrebbe dovrebbe innescare forti ricadute sulle forniture di gas russo all’Europa e quindi il blocco della stragrande maggioranza dei proventi della Russia,

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