Chiuso per Covid bordello quasi al confine con l’Austria: 9 “signore” positive

Al “Wellcum”, il bordello a ridosso del confine con l’Italia, osservavano tutte le precauzioni, ma non hanno funzionato.

La redazione

Approfittando del divieto in Italia, a solo sei chilometri da Tarvisio, appena entrati in territorio austriaco, è stato costruito nel 2013 uno sfarzoso “centro benessere”, almeno ufficialmente, con annesso night club, il “Wellcum”, dove in realtà sino ad un centinaio di “signore”, generalmente provenienti dall’est Europa, esercitano il mestiere più antico del mondo.

Il Wellcum, costato un investimento di 7 milioni di euro ad una società mista tedesca e svizzera, fu ubicato a Hohenthurn, un comune austriaco di 842 abitanti in Carinzia, ideale per due motivi essenziali. La scarsa popolazione garantiva ai visitatori e clienti la massima discrezione ed era raggiungibile da Tarvisio in sei minuti. Ideale per attirare la clientela italiana, dove una simile attività sarebbe stata clandestina ed illegale. Il gusto del proibito e la vicinanza attiravano clientela tale da non far pentire gli investitori dell’impresa avviata, certamente fiorente.

Gli organizzatori, noi che siamo provinciali li chiameremmo “magnaccia”, ma in Austria non sappiamo, erano rigorosi ed attenti nel far rispettare tutte le precauzioni anti covid, ma poi al momento della consumazione del prodotto offerto, distanziamento e mascherina ve li vedete? Noi saremo poco fantasiosi. ma non crediamo fossero rispettati. Così nove delle gentili “ospiti fisse” del Wellcum sono state accertate positive e si teme possano essere molte di più.

La perdita del 10% della forza lavoro aveva azzoppato la multinazionale del “benessere” che peraltro è stata poi chiusa per evidenti motivi sanitari.

Gerd Kurath, direttore del servizio stampa del Land Carinzia ha fatto sapere che tutti coloro che hanno frequentato il “Wellcum” tra il 31 dicembre e il 5 gennaio ” dovrebbero assolutamente controllare le proprie condizioni di salute e, in caso di sintomi sospetti, telefonare immediatamente al numero locale per le emergenze da Coronavirus. Questo vale per chi risiede in Austria, ma anche per i clienti italiani che lo hanno frequentato e che – a loro volta – dovranno rivolgersi al proprio medico precisando dove -e come – sia avvenuto il presunto contagio“.

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