Birmania: quattro manifestanti assassinati dalla Polizia
Tensione alle stelle tra Polizia e manifestanti. Forse imminente la rivolta contro la giunta militare.
GP
La violenza della repressione in Birmania cresce in misura esponenziale di giorno in giorno e c’è chi preconizza la guerra civile.
Sono morti quattro manifestanti, assassinati dai proiettili dei poliziotti . Tre a Dawei. città costiera nel meridione del Paese. dove si contano anche una ventina di feriti, ed un manifestante è stato ucciso a Yangon.
Il giorno prima sotto i colpi esplosi dalla polizia nella città di Monywa si era verificata un’altra vittima.
Con le vittime odierne, sale a sei il bilancio dei morti per mano della Polizia che vuol reprimere la protesta suscitata dal colpo di Stato della giunta militare, il primo febbraio scorso.
Gli animi si acerbano sempre più. I militari sono sordi agli appelli internazionali che invitano alla moderazione. Non so se effettivamente scoppierà la guerra civile, vedere i compagni morti non dissuade ma fa crescere l’odio, ma ormai è chiaro che tra popolazione e militari al potere non corre buon sangue e la storia non può finire senza uno sconfitto: sarà il popolo o i militari?
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