Una scossa Futurista!

Sono Opinabile, non mi occupo, ne voglio occuparmi di politica più di tanto, Ma penso, Sono una Storica. la Storia ha i suoi flussi, corsi e ricorsi ecc…….ma questa idea espressa giorni fa da Edoardo Sylos Labini in prima pagina del rotocalco “Cultura Identità” mi stuzzica molto.

Maria Catalano Fiore

Edoardo Sylos Labini vede “Una scossa Futurista per rianimare la politica italiana”.

E’ chiaro a tutti che in questo stallo politico, privo di veri leader, e con riesumazioni” di personaggi spariti da tempo (che magari tramavano nell’ombra o non hanno mai smesso di avere una mano nella marmellata) occorre un Personaggio sul Colle, qualcuno che ribalti la visuale che dell’Italia hanno all’estero. Come dargli torto….da quasi dieci ani i nostri “nuovi politici” impreparati, ignoranti e….utili idioti.

Avete mai osservato i criceti quando giocano sulla ruota? Sono divertenti, spingono con le loro zampette, ogni tanto cadono, ma dopo poco ricominciano, a volte uno ne supporta un altro e poi un tonfo entrambi, ma poi si riprendono, i politici italiani, o presunti tali (dovrebbero avere un minimo di preparazione, conoscere qualche lingua, giuristi magari, ma 0) in questi giorni mi sembrano tanti criceti…ma chi sostiene chi?

Filippo Tommaso Marinetti

La scelta per il Colle, caspita, ci vorrebbe qualcuno, afferma Sylos Labini : “Un Grande Artista (non un comico per carità, abbiamo già dato) un agitatore culturale, un geniale aggregatore di idee e di creatività, uno simile a Filippo Tommaso Marinetti, per gli amici FT, sarebbe potuta essere la scelta migliore. Provate a pensare ad una serata Futurista al Quirinale, tra poeti che declamano, come Ettore Petrolini, pittori che dipingono, il Teatro di Luigi Pirandello di “Sei personaggi in cerca di Autore”, musicisti che intonano melodie italiche per spazzare via quel senso di museo, quell’imbalsamazione istituzionale che il Futurismo ruppe più di 100 anni fa e che potrebbe ridare una botta di vita a quel rito che ormai non ci appassiona più.

Troppi inciuci di Palazzo, troppi Governi non votati con voltagabbana pronti a passare da un banco all’altro manco il Parlamento fosse un Bordello.

A questo punto meglio il sincero schiaffo di un futurista che il vile tradimento di turno. Meglio il sorriso sornione del Cavaliere che quello mefistofelico di un banchiere. Ci piacciono le emozioni forti, dinamismo e adrenalina, gesti provocatori che spariglino la monotonia della politica italiana. (Già ne abbiamo avuti parecchi in questi ultimi anni….)”

Certo in un secolo molte cose sono cambiate in questo grande Circo globalista (la ruota per criceti) e pare si sia sovvertita, se all’inizio del 900 l’avanguardia esaltava il futuro; in questo nuovo millennio si riscopre la storia del passato, del nostro popolo, del nostro territorio. Forse abbiamo bisogno di capire dove abbiamo sbagliato, in quale punto della Storia siamo diventatati una Nazione e come e perché e soprattutto se è stato giusto”.

La cucina futurista

“Ed in seguito in quale giro di ruota abbiamo perso la nostra identità nazionale conquistata con sangue sudore e morte, per diventare “Globalisti” in quale momento un contadino ha dovuto misurare la lunghezza di un cetriolo, o un pastore contare le sue pecore e buttare per strada il latte in eccesso, come fosse appestato, invece di pagarlo decentemente e magari distribuirlo a bisognosi, scuole ed ospedali, in quale momento un coltivatore di mitili ha dovuto usare il centimetro per decidere quante e quali cozze/mitili/peoci poter vendere ai grossisti”.

“In quale momento, noi che lottiamo per i dialetti come nostra identità, ma che studiamo (studiavamo) la grammatica italiana per unificarci abbiamo imparato e diffuso termini strani o di altre lingue per indicare le cose più semplici”.

Il 20 gennaio 2020 è arrivata dalla Cina, tramite una conferenza stampa, la notizia di un Virus mortale e altamente contagioso: il Covid 19. Ma quando ci siamo resi conto che eravamo prigionieri nelle nostre case, non potevamo più lavorare, sostenere le spese di una famiglia, non incontrare più figli, genitori, amici, parenti, e man mano abbiamo perso la gioia di un abbraccio, di un saluto, di baciare la sera i nostri figli, ci siamo robotizzati diventando asociali, diffidenti o peggio….”

E allora? Che vinca il migliore, ma che vinca qualcuno che nonostante le persecuzioni è ancora in grado di “parlare” nella stessa lingua con altri capi di stato e di rimettere a posto certe tessere del puzzle che potrebbero permetterci di ritrovare qualche agevolazioni su bollette e gas e di aver voce sulla lunghezza dei cetrioli dell’ortolano anche se si sa che il cetriolo va sempre in……..all’ortolano.

Anche perché alternative……ahimè non ne abbiamo.

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