Terremoto in Turchia: aggiornamenti del 9.2.2023

Aggiornamenti relativi al sisma verificatosi al confine tra Turchia e Siria il 6 febbraio.

La redazione

Ci colleghiamo anche oggi all’articolo del 6 febbraio, che ha raccontato il sisma e le prime notizie che ci arrivavano. Al pezzo sono seguiti aggiornamenti nello stesso giorno e poi nei giorni successivi.

Proseguiamo oggi a pubblicarli.

Aggiornamento ore 12,00  del 9 febbraio:

Le vittime del sisma in Turchia e Siria sono 17.100, secondo i dati ufficiali. 

I leader dell’Ue (ventisette) riuniti a Bruxelles per il Consiglio europeo hanno sottoscritto ed inviato una missiva a Recep Erdogan, presidente turco, con le “più sentite condoglianze per la devastante perdita di vite umane a seguito del terremoto…. Siamo pronti a intensificare ulteriormente il nostro sostegno in stretto coordinamento con le autorità turche. Il nostro pensiero continuerà ad essere rivolto a voi e al vostro popolo”.

 Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia: “In Turchia i terremoti hanno colpito una popolazione stimata di circa 13,5 milioni di persone in 10 province, di cui più di un terzo è rappresentato da bambini. In Siria centinaia di edifici sono stati danneggiati o distrutti e centinaia di famiglie sono ancora intrappolate. Migliaia di bambini e famiglie sono ancora a rischio. I nostri colleghi sul campo ci riportano un senso di panico, soprattutto per i bambini.

Il Consiglio europeo ha riservato al momento dell’inizio dei lavori un minuto di silenzio per le vittime del terremoto turco siriano.

Finalmente, il primo convoglio di aiuti per il terremoto ha potuto attraversare il valico di frontiera di Bab al-Hawa e si dirige verso le aree controllate dai ribelli in Siria.

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