Taglio le orecchie al cane così è più bello…
Divieto taglio orecchie e coda ai cani, annosa questione: tagliare le orecchie ai cani ha, o ha ancora, un senso? Si può o non si può?
Rocco Michele Renna
Povera bestia, quel mastino napoletano. Anche molto sfortunato. Correndo nei campi, è rimasto impigliato con un orecchio nel filo spinato. Ha cercato di liberarsi ma guarda caso anche l’altro orecchio è finito sulle spine di metallo. Per questo, scrive in un certificato il suo veterinario, “è stato necessario eseguire una conchectomia bilaterale”: qualche colpo di bisturi, via ambedue le orecchie.
Il mastino in questione non è un randagio. È un cane di razza, un anno e mezzo di età, tanto bello da poter partecipare al World Dog Show. Difficile che un cane come questo possa essere lasciato libero in campi con filo spinato.
Costa infatti fra i 1.000 ed i 2.000 euro da cucciolo, con la prospettiva di “valere” 70 – 80 mila euro dopo avere ricevuto premi in varie expo (e ci sono razze ancor più pregiate, come il pastore tedesco, che con molte vittorie e ottima capacità riproduttiva possono raggiungere il mezzo milione).
Quello del mastino è solo un esempio dei 900 e più certificati “sospetti” al vaglio degli ordini provinciali della FNOVI, Federazione nazionale ordini veterinari italiani. Ai colleghi i presidenti degli ordini faranno domande precise. “È sua la firma?”. “Ha scritto il vero? “. In caso di dolo – in molte carte già evidente – partiranno le sanzioni (dalla sospensione alla radiazione) e le denunce alla Procura.
Insomma, questi poveri amici dell’uomo sono costretti a subire amputazioni solo per il vile denaro o per appagare il proprio ego. C’è un’enorme quantità – dice il vice presidente nazionale della FNOVI – di certificati di medici veterinari che giustificano le amputazioni dei cani esposti alle manifestazioni. Questi atti sono una sconfitta per la rispettabilità della professione”.
Dal punto di vista normativo c’è stata, negli ultimi anni, una gran confusione: prima il Ministero della Salute ha detto NO e ha vietato qualsiasi operazione chirurgica che non fosse indispensabile e strettamente legata alla salute degli animali.
Poi il Senato, ha cancellato la parte della legge che riguardava le amputazioni estetiche; nel maggio 2016, infine, è stato specificato meglio che restano vietati “gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi in conformità all’articolo 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia ratificata dall’Italia con la Legge 201 del novembre scorso”.
Eppure nei poveri cani da caccia, l’amputazione della coda viene considerata una prevenzione sanitaria contro il rischio di ferimenti (un po’ come dire che siccome ai pugili normalmente si rompe il naso durante i combattimenti, tanto vale tagliarglielo via a priori).
Il taglio della coda lo praticano al momento stesso della nascita ed è, dicono, apparentemente poco doloroso… Bisognerebbe chiedere ai cuccioli quanto male sentano effettivamente, visto che i cani hanno una soglia del dolore altissima, che non danno alcun segno di sofferenza anche quando è palese che stanno vivendo un brutto momento), il taglio delle orecchie è:
•a) completamente inutile;
•b) estremamente invasivo;
•c) sicuramente MOLTO doloroso.
Eppure, in alcune razze, si continua a praticarlo allegramente, anche a costo di andare a fare operare i cani all’estero e/o di produrre certificati medici che richiederebbero, ogni volta, un controllo accurato e che, se risultassero fasulli come sono nel 90% dei casi, consiglierebbero anche la radiazione immediata dei responsabili dall’Ordine dei Veterinari.
Ovviamente nessuno fa nulla di tutto questo, anche perché è oggettivamente difficile dimostrare che un taglio delle orecchie non fosse necessario sul povero cane: quando però si venisse a scoprire che sono state tagliate le orecchie a un’intera cucciolata… allora diventa più difficile il contrario, ovvero accettare la possibilità che tutta la cucciolata fosse affetta da patologie che imponevano il taglio sanitario.
Dal 1° novembre 2011 è ufficialmente entrata in vigore la normativa che vieta il taglio delle orecchie e della coda ai cani. Chi viola il divieto di legge rischia sanzioni salatissime.
Con l’entrata in vigore dell’articolo 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia – ratificata in Italia con la legge 201/2010 -, che si somma a quanto previsto dall’ordinanza Martini del 2009. Nell’articolo 10 si legge:
“Gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi debbono essere vietati, in particolare: a) il taglio della coda; b) il taglio delle orecchie”, escludendo, quindi, deroghe. Gli eventuali trasgressori possono incorrere nel reato di maltrattamento di animali, previsto e punito dall’articolo 544-ter del Codice penale “con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”.
Pertanto se tanto vi piace vedere il vostro cane con le orecchie piccole e appuntite, per Legge è vietato e se lo fate, è a vostro rischio di beccarvi una denuncia ed un procedimento penale! Ne vale davvero la pena far soffrire il vostro cane?
È proprio vero che il cane è il miglior amico dell’uomo, anche disposto a sopportare queste torture, ma l’uomo è il miglior amico del cane?
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