Sosteniamo la ricerca sulle malattie del sangue: le uova Pasquali dell’AIL

Nelle piazze della Bat, per costruire un futuro ai sogni dei pazienti ed un aiuto alle loro famiglie

Cinzia Montedoro

Ci sono sfide che hanno bisogno di attenzione e sensibilità, la prognosi dei tumori del sangue ha registrato nel tempo grandi progressi, grazie alla ricerca scientifica e le terapie sempre più mirate ed efficaci che stanno rendendo queste patologie sempre più curabili e spesso guaribili. Nelle piazze della Bat già a partire dal 2 fino al 10 aprile, sono disponibili le uova di Pasqua dell’A.I.L. (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi), l’iniziativa è posta sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e giunge alla sua 29°edizione.

Attualmente, ogni otto pazienti su dieci affetti da un tumore del sangue guariscono, ma non è ancora abbastanza.

La solidarietà torna quindi a colorare le piazze della Bat, le uova AIL saranno disponibili presso i “punti solidali”; scegliere un uovo AIL significa sostenere la ricerca scientifica a favore della lotta contro i tumori del sangue, acquistando infatti le uova di Pasqua, con un contributo minimo di dodici euro, si aiuterà a concretizzare un futuro ai sogni dei pazienti, ed un aiuto alle loro famiglie.

L’associazione rivolge il suo sguardo anche alle popolazioni ucraine martoriate dalla guerra, tanta solidarietà quella che si è messa in moto tra le sezioni AIL, per far fronte all’emergenza umanitaria e aiutare il popolo ucraino, AIL apre quindi le porte ai pazienti con tumore del sangue e offre accoglienza, assistenza e cure mediche ai profughi affetti da patologie ematologiche e le loro famiglie. L’Associazione annuncia l’avvio di una raccolta fondi destinata ai pazienti ucraini in cura e rimasti in patria che in questo momento di assoluta emergenza e disperazione hanno difficoltà a ricevere le terapie essenziali di cui necessitano.

L’AIL sta mettendo inoltre in campo tutte le sue forze e risorse per accogliere nelle case alloggio, in tutta Italia, i pazienti ematologici ucraini adulti e bambini che stanno arrivando sempre più numerosi in Italia, in fuga dal conflitto e per sostenere progetti sul territorio ucraino.

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