Sfumature di rosa

In copertina, “Sfumature di rosa”, opera pittorica di Alvaro Spagnesi

Maria Catalano Fiore

testo e foto di Bruno Aurisicchio opera pittorica di Alvaro Spagnesi

Conosciamo già Bruno Aurisicchio, nostro amico e lettore, docente di filosofia e autore di molte sillogi edite. Pluripremiato e recensore di altre sillogi e raccolte in versi. Bruno nutre, anche, una vera passione per la fotografia. Con le sue foto spesso esterna e reinterpreta versi e scritti per un ulteriore impatto con il fruitore.

“Poesie e versi abitano in noi, è un particolare modo di vivere l’avventura umana, un filtro con il quale l’anima colora il suo sguardo sull’intero Universo”.

Alvaro Spagnesi, eclettico artista, ha condensato in una tela le sue emozioni e sentimenti dopo la lettura di questi versi.

Bruno Aurisicchio: “Sfumature di rosa” foto

SFUMATURE DI ROSA

Quel pomeriggio c’eravamo fermati in riva al mare e parlavamo di noi, della nostra vita, del nostro amore.

Quella lunga storia d’amore che durava ormai ormai da un tempo incalcolabile.

Una sordida emozione ci prese.

Guardavamo, in silenzio, il mare tranquillo e le sue graziose onde battere la risacca, con strana dolcezza.

Era l’ora del tramonto per dirla con padre Dante … era già l’ora che volge il disio ai naviganti e ‘ntenerisce il core.

Si proprio naviganti, nel nostro amore.

Quanta nostalgia, quanti sogni naufragati nel nulla della vita.

Ad un tratto tacemmo e guardammo la natura intorno.

Il cielo turchino cominciava ad abbuiare ed il sole aveva, ormai, oltrepassato la linea dell’orizzonte.

Un colore rosa aveva invaso, di prepotenza, l’intero cielo.

Ci guardammo negli occhi e capii, anche se non te lo dissi, come amavi quel rosa, quel cielo dalle striature bellissime di un rosa color confetto.

Uno sguardo d’intesa, le mani congiunte in atto d’amore e … il silenzio, forse, più loquace di mille parole.

Una volta a casa mi misi a scrivere sull’onda del ricordo e …

Sfumature di rosa … Si era tinto di rosa il cielo al tramonto.

Quel cielo che, forse, non si decideva lasciare la luce.

Il rosa apriva l’anima alla speranza d’un mondo migliore, d’un amore diverso.

Quante volte in silenzio l’abbiamo guardato con nell’anima il senso dell’incanto, d’una insolita armonia.

Bello vederlo sfumare lentamente, con lentezza quasi indicibile, sul mare lasciare il posto all’oscuro della sera.

Verrà un altro domani?

L’aurora, con tenue luce, tornerà a salutare il mondo e … l’uomo riprenderà a sperare.

Bruno Aurisicchio dir.ris.

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