Seppie ripiene e tripoline

Che buon aspetto!! Ja seppia dal formato medio in su va mangiata ripiena, se piccolina può essere
semplicemente cotta nel sughetto.

Nonna Camilla

Amici cari, nipoti, conoscenti, lettori, stiamo per entrare nel periodo della Settimana Santa con usi e costumi particolari.

Purtroppo non ci saranno le tradizionali processioni e riti usuali, causa Covid, ma almeno le tradizioni alimentari possiamo rispettarle. Per rispetto religioso in questa settimana non si mangia carne, ne insaccati vari, si usa molta verdura e pesce, di ogni tipo a cominciare proprio dalla Domenica delle Palme.

Chi risiede in Puglia o è un cattolico questo lo sa bene, quindi in questa settimana vi ricorderò o suggerirò delle ricette tradizionali, abbastanza semplici e anche a costo contenuto. Sono pietanze tradizionali a cui quasi nessuno rinuncia, come Le Seppie ripiene, al sugo per poi condire la “lagana rezz'”, le tripoline, quella pasta tipo tagliatella arricciata solo su un lato. Un tipo di pasta poco usata in altri momenti dell’anno, d’obbligo alle Palme.

Ecco le mie seppie pronte per la domenica delle Palme

Io veramente mi sono avvantaggiata per la domenica, anche perché le seppie belle fresche dovevo acquistarle il giorno prima dal mio fornitore di fiducia, ovviamente prenotate! Quindi le ho già preparate, domani saranno più saporite e gustose.

La ricetta è semplice, non occorre molto.

Ingredienti per 4/5 persone: Calcolate 1 o 2 seppie a testa (dipende dalla grandezza e dalla fame). Per la mia famiglia ne ho presa una a testa, poi farò delle spigole al sale. Calcolate 1 kg. di seppie, 2 uova intere, 300 g. di mollica di pane raffermo sbriciolato, un ciuffo di prezzemolo, 1 spicchio di aglio, 2 cucchiai di olio d’oliva, sale e pepe q.b. e ovviamente un pacco di tripoline, se avanzano e nessuno chiede il bis, riscaldate sono ancora meglio.

Preparazione: Innanzi tutto preparate il ripieno con il pane leggermente bagnato, le uova, il prezzemolo tritato, poco sale, una spruzzata di pepe. Quindi prendete le seppie, se il pescivendolo le ha deviscerate, meglio, altrimenti state attente a non rompere il sacchetto del nero, potete tenerlo in frigo e farci un ottimo sugo domani, apritele bene e farcitele con la farcia preparata, chiudete la pancia con qualche stecchino o con ago e filo, come volete. In una pentola, meglio se di creta, mettete poco olio con l’aglio ad imbiondire, poi le seppie per qualche minuto, rigirandole per farle compattate, a questo punto aggiungete la polpa di pomodoro, mettete il coperchio e fate andare a fuoco lento per un oretta. Il nostro sugo è pronto.

Quando volete mettete sul fuoco l’acqua per la pasta, quindi cuocete le nostre Tripoline, o altra pasta di vostro gradimento, comunque pasta lunga Togliete le seppie e ripassate la pasta, al dente, nella pentola con il sugo e potete portare in tavola! La scarpetta è obbligatoria!

E per antipasto? Due seppie tagliate a “tagliatelle” no? E’ d’obbligo!

Ecco qui un bravo pescivendolo che ha deviscerato le seppie e si prepara a tagliarle in sottili striscioline , le nostre tagliatelle crude, e non metteteci limone che le ammazzate!

Le foto delle pentole sono mie, per questo scatto pittoresco ringrazio Antonio Catacchio.

Non mi resta che augurarvi una Buona Domenica delle Palme in ….Pace.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.