Scialatielli all’astice

Signori che spettacolo e che profumo! E per dirla tutta li ho gustati in ottima compagnia in un buon ristorante, lo confesso, però sono in grado di spiegarvi la ricetta.

Nonna Camilla

Signori finalmente si siamo arrivati: in questi giorni il preannunciato sacrificio del famoso astice greco è stato consumato!

Certamente so prepararlo anche io, ma se si deve festeggiare qualcosa, niente di meglio che un ristorante fidato e una buona compagnia, un buon Pinot grigio fresco e frizzante fa da corollario al tutto.

L’astice è una specie di aragosta, un po’ più piccola ed è un prodotto dei nostri mari, lo potete trovare surgelato, ma fresco è tutt’altra cosa, certo vederlo con le chele ammanettate, reagire e può fare realmente male sino a…. staccare un dito. Per questo vanno espressamente cotti con le chele legate.

Dall’aragosta, si differenzia per i particolari, ha una polpa molto simile, bianco rosata, delicata e gustosa con un odore e sapore più deciso.

Diversi sono i modi di cottura dell’astice, alla griglia, ma su un fuoco basso, lentamente, o al vapore è il secondo metodo con acqua a bollore per circa 20 minuti, oppure al forno con l’aggiunta di aromi.

Ingredienti per 4 persone: 350 g. di pasta formato scialatielli, spaghetti alla chitarra, spaghettoni o linguine, quello che preferite; almeno due astici, da dividere, 100 ml. di vino bianco, 500 g. di passata di pomodoro, olio d’oliva, sale e prezzemolo tritato molto fine q.b. 1 spicchi di aglio.

Per prepararlo come condimento per la pasta, va prima sbollentato, poi tolta la testa con un movimento deciso e poi pian piano con la testa il filo nero delle budella dell’animale, bisogna procedere con molta calma per non rovinarne la carne. Con delle forbici efficienti bisogna tagliare il Carapace dal lato della pancia, poi sul dorso e dividerlo in due.

Adesso preparate il sugo adatto: tritate innanzi tutto il prezzemolo e l’aglio. Prendete una bella padella concava, un filo d’olio, il tritato (tenendone un po’ per decorare), fate friggere tutto per 2/3 minuti, dopo aggiungete delicatamente le metà dell’astice, salate e cuocete per 5 minuti, poi aggiungete la polpa di pomodoro, dopo due minuti il vino bianco che farete evaporare, spegnete quindi il fuoco.

Nel frattempo avrete già messo la pasta a cuocere in abbondante acqua bollente salata. Scolate gli scialatielli o altro, al dente, nella padella dell’astice facendole saltare a fuoco vivo e amalgamatele bene al condimento.

Impiattate gli scialatielli e poggiate vicino il mezzo astice, aggiungete una spolverata di prezzemolo tritato e servite caldo.

Non dimenticate di dotare i commensali di schiaccianoci per poter meglio schiacciare le chele e gustarne tutta la carne che si preserva cosi al meglio per consistenza e sapore.

Non mi resta che augurarvi buon appetito, procedete con calma, evitando di schizzare voi stessi e gli altri, e gustando appieno questa prelibatezza. Con gusto nonna Camilla.

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