Sanremo 2022 e il Cavalier d’Eon

Il festival della canzone italiana di Sanremo si è chiuso con pro e contro come sempre, cose riviste, minestre riscaldate, nuove proposte, alcune opinabili, ma….. c’è una vittoria morale.

Maria Catalano Fiore

Si spengono le luci su un Festival di Sanremo che ci ha dato un buon conduttore, scenografia incredibile, ospiti ed altro.

In mezzo a luci e scenografie galattiche, molto belle e dispendiose, ha primeggiato però, tranne in pochissimi casi, negli abiti dei cantanti, un cattivo gusto dilagante.

Noi Italia, patria della moda e del “Made in Italy”, una delle mode più belle e sofisticate, persino nel pret a porter o nei capi dei centri commerciali, consentiamo di uscire sul palco gente abbigliata come fenomeni da barraccone?

Orietta Berti serata finale….

Questo non si può tollerare, soprattutto in vista della prossima Eurovision, 2022 che tra l’altro non si sapeva neppure dove tenerla, considerato il degrado della capitale e di altri siti, nonché la chiusura dei ristori ed alberghi, l’anno scorso una marea di gente ha portato un fiume di denaro in una nazione mediocre, ma che si è dimostrata all’altezza, noi cerchiamo almeno di non perdere terreno nella MODA. Pare che si svolgerà a Torino presso il Pala Olimpico, dal 10 al 14 maggio.

Il centro tavola rubato alla nonna…..

Gli uomini, soprattutto i più giovani ignorano i tempi in cui i cantanti esibivano lo smoking, magari il loro primo e ultimo, però di alta sartoria maschile! La famosa giacca bianca lanciata con entusiasmo da Domenico Modugno era griffata Litrico, cosi tanti altri nomi, Amadeus era impeccabile per l’occasione, come suo solito, ma la camicetta ricamata da educanda, poco consona, indossata da uno dei vincitori NOO. Ma l’Oscar del cattivo gusto tocca sicuramente ad Orietta Berti che dopo una lunga e seria carriera ha fatto impallidire anche il Mago Otelma.

Altri esempi non commentabili….

Aldilà di queste premesse l’unica veramente elegante era Drusilla Foer, la co-conduttrice sul palco dell’Ariston. Un attore Gianluca Gori abbigliato da donna estremamente professionale e bravo. Già noto all’estero, ma da noi…..Una nobildonna che vive di luce propria, abituata al teatro e al Cinema.

Drusilla Foer /Gianluca Gori

Ma non è un genio emerso dalla lampada di Aladino che è riuscito a “Bucare” lo schermo.

La storia ci regala tanti personaggi trasformisti che hanno costituito le basi del Teatro. Non dimentichiamo che sino al 600/700 non era consentito alle donne salire su di un palco né tantomeno cantare in pubblico. Se si esibivano, anche suonando era solo in ricercati circoli nobili e/o privati.

Ma c’è un caso di cui vorrei parlare: Il Cavalier d’Eon, uno dei più noti Transgender della storia, un uomo che decise di vivere da donna per circa 30 anni della sua vita. Il primo caso? Probabilmente no.

Vediamo la sua vicenda e le opere che lo raffigurano. Molti sono stati i tentativi di definire questa doppia identità di Charles-Genevieve-Louis-Auguste-André-Thimothée d’Eon de Beaumont, meglio noto come Cavalier d’Eon (Francia1728-Londra1810).

E’ stato il primo a presentarsi vestito da donna, affermando di essere nata in modo errato. in effetti era un uomo, accertato. Prima di palesarsi come donna, ha lavorato per anni nell’amministrazione del Regno di Francia durante la guerra dei sette anni, viaggiando molto tra Francia ed Inghilterra, nel 1762 viene inviato tra i vari diplomatici a Londra per discutere del trattato di pace, firmato il 10 febbraio 1763. Per questo suo importante ruolo ricevette un premio in denaro e il prestigioso Cavalierato dell’ordine di San Luigi, assumendo definitivamente il nome di Cavalier d’Eon, con il quale è universalmente noto.

Cavalier d’Eon ambasciatore

Nel 1973 divenne ministro plenipotenziario nel Regno Unito (una sorta di ambasciatore ad interim) poi. in rotta con altri, continua ad andare su e giù tra Francia e Inghilterra. La sua situazione (pare fosse in possesso di lettere segrete) venne definita nel 1766, quando Re Luigi XV gli garantì una cospicua pensione e il Cavaliere decise di stabilirsi definitivamente a Londra.

Una sua biografia, ma rivista…

A partire da quest’epoca cominciò a vivere da donna. Non è facile ricostruire la sua vita a causa di versioni contrastanti resi da contemporanei e da qualche biografo, speculazioni nei secoli seguenti.

Quello che è certo è che le voci pruriginose sul suo conto lo resero una celebrità nel suo tempo. Di lui si conservano anche molti ritratti, stampe ed immagini, sia in versione femminile che maschile. Ad esempio:

Ritratto inglese

Un ritratto inglese eseguito da Thomas Steward, Ritratto del Chevalier d’Eon 1792: olio su tela 76,5×64 cm, Londra, National Portait Gallery, è stato a lungo equivocato come il ritratto di una donna. Fece scalpore quando, nel 2012, dopo l’acquisto il Museo Londinese fa indagini più approfondite. Il Museo lo cataloga come “documento storico senza precedenti” in quanto testimonianza di una persona che indossava abiti non associati al suo sesso biologico”.

La vera identità venne scoperta quando il proprietario del dipinto ricostruì i vari passaggi di mano del dipinto che come “Donna con cappello di piume” è da attribuire a Gilbert Stuard di cui si nota la firma.

Nel dipinto il Cavalier è ritratto da 50 enne con un elegante abito nero a collo bianco, finemente ricamato, indossa una parrucca grigia e un cappello piumato con una coccarda dai colori francesi e la Croce dell’ordine di San Luigi, orgogliosamente appuntata al petto non lascia dubbi sulla sua identità. Un velo di barba…..si nota avvicinandosi.

Probabilmente è il personaggio stesso del ritratto a commissionarne a Stewart ,di cui si legge la firma sulla prima tela del Museo, una copia per un amico.

Nel 1777 il letterato inglese George Kate, assurdamente, poteva scrivere in una lettera a Voltaire datata 15 agosto che “ogni donna d’Europa dovrebbe innalzare un altare a d’Eon per aver fatto così tanto onore al loro sesso”.

Altri vedevano in lui maniere mascoline non adatte al suo sesso. Ci sono stampe in cui viene ritratto mentre tira di scherma, ad esempio…

Uno dei suoi abiti, ora in Museo a Londra

Fu realmente uno shock scoprire, alla sua morte, avvenuta a Londra nel 1810, all’età di 81 anni, che era realmente un uomo.

I suoi ultimi tempi, sfumata ormai la celebrità e la curiosità li ha trascorsi in miseria abitando con una vedova.

A tutt’oggi si ignora il motivo di questa sua scelta, comunque scrisse anche una autobiografia cercando di lucrarne, probabilmente il risvolto di una promettente carriera politica poi fallita, un bene per lui che in epoca rivoluzionaria si trovò fuori da tutto? Ragioni psicologiche, non lo pensa nessuno. Tra i suoi lasciti circa 2.000 pagine manoscritte sulla “Differenza di genere” che concludeva con queste frasi “Dio dona a tutti un corpo come meglio crede…..ogni differenza sparirà difronte al giudizio finale. Agli occhi di Dio non importa se qualcuno ha vissuto da uomo o da donna….Dio non si fa problemi per l’aspetto delle persone

D’Eon in un ritratto più giovanile

Oggi, comunque il Cavalier d’Eon è visto come un precursore della comunità transgender….donna? O uomo? Per tutta la vita ha indossato le sue decorazioni militari e a portare con se la sua spada. La personalità di questa singolare figura del 700 ha ancora molti lati da indagare.

Lady Oscar

Forse in me storica è emerso, questo vago ricordo dopo aver visto la brava Drusilla/Gianluca a Sanremo? Comunque una trentina di anni fa, in Francia sono stati proiettati sia al Cinema che in televisione una serie di cartoni animati ispirati a questa figura ormai leggendaria: “Lady Oscar”. Forse sto sfatando un mito, ma Lady Oscar era ispirata alla vita del Cavalier d’Eon e ai suoi trascorsi e trame militari.

Per interventi utilizzare il “Lascia un commento” o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it o direttore@lavocenews.it. Per seguirci su Facebook potete mettere il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it. Grazie.