Omicidio di magistrato in Congo collegato alla morte di Attanasio.

La morte del nostroambasciatore si tinge di giallo. Ucciso magistrato militare William Assani (in foto).

GP

Il magistrato militare incaricato delle indagini sull’omicidio dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustafa Milambo, è rimasto vittima di un agguato tesogli sulla stessa strada Rutshuru-Goma ed ha perso la vita.

Attanasio e Iacovacci

William Assani, questo il nome del magistrato, “stava tornando da una riunione nell’ambito dell’inchiesta sulla sicurezza dell’area e in particolare sull’omicidio dell’ambasciatore italiano e dei suoi due accompagnatori”. Lo confermano fonti missionarie che operano nella provincia del Nord Kivu.

Difficile si tratti di mera casualità e che non ci sia un diretto collegamento tra i due attentati. L’ipotesi che la morte dell’ambasciatore sia stata causata da un sequestro finito male, la versione ufficiale comunicata dalle autorità congolesi, alla luce dell’ultimo accadimento vacilla teribilmente.

C’è qualcosa di misterioso nella morte di Luca Attanasio e quelle conseguenti di Vittorio Iacovacci e Mustafa Milambo, su cui sarà necessario indagare a fondo. Il fatto, inizialmente passato inosservato o attribuito a superficialità o presappochismo, che l’ambasciatore avesse avvisato del suo viaggio, mentre le autorità governative congolesi negavano di averne avuto notizia, ora assume una sua importanza non certo trascurabile.

La comunicazione dell’ambasciata a Kinshasa, datata 15 febbraio 2021, pubblicata dall’Agi

Sarà mecessario capire perchè Kinshasa ha negato l’esistenza della comunicazione e come mai in circostanze analoghe abbia perso la vita il magistrato incaricato delle indagini.

Piccolo, ma forse non del tutto insignificante particolare, l’agguato che è costato la morte a William Assani è avvenuto il 2 marzo e solo il 5 le agenzie di stampa italiane ne hanno avuto notizia.

Troppe cose non quadrano. Sulla queste morti sarà indispensabile che la magistratura italiana prenda in mano le indagini, per lo meno per quanto atrtiene al nostro ambasciatore ed al carabiniere di scorta. Che poi, essendo l’epicentro del fatto, permette di indagare a 360 gradi sui troppi misteri e contraddizioni da cui è avvolta questa vicenda.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.