L’uno…e gli zeri!

I versi di Nicola Ambrosino in romanesco

La redazione

Prendendo a prestito il romanesco di Trilussa, auspico che…gli zeri, che siedono in Parlamento, riescano a trovare “Uno”…che faccia il Presidente della Repubblica!
Buona lettura.

Se vota e arrivota, senz’arrivare a ggniente…
pe trovà, de sto Paese, er Presidente…
e a forza, dico io, a onor del vero:
“Chi vota er Presidente… è paro a zero!”

So zero questi quattro scalmanati…
che a Roma so chiamati “Deputati!”
Deputati… a riscaldare na poltrona…
nell’Urbe de sta Roma un può ladrona.

E l’altri? I chiamati “Senatori” bellamente?
Pur’essi paro a zero, o meglio a ggniente!
Gli zero se sommati…e so sincero…
de somma fanno sempre…paro a zero!

Fin quanno non s’e nnèsce quarch’e d’uno
non pescato tra gli zeri…e paro a uno!
Solo l’Uno, alla fine, sempre e sovente…
arriva ar Colle e lo fanno… Presidente!

Nicola Ambrosino Dir, ris.

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