A Bisceglie la Cattedra Unesco dell’Università di Pisa

Intervista al Prof. Ing. Marco RAUGI Chair holder Cattedra UNESCO in “Comunità Energetiche” Sostenibili dell’Università di Pisa

La redazione

riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il Presidente Pina Catino del Club per l’UNESCO di Bisceglie con i Membri del Club, Pinuccio Rana, Angelarosa Graziani, Giulio de Jorio Frisari, Vito Leonardo Totorizzo, Maria Consiglio Nacci, Milena Capurso, il 02 agosto ha incontrato la Cattedra UNESCO in “Comunità Energetiche” Sostenibili dell’Università di Pisa retta dal Chair holder prof. Ing. Marco Raugi e la dott.ssa Annateresa Rondinella Responsabile della Commissione Rapporti Istituzionali e coordinamento di 40 Atenei per le Cattedre UNESCO del nostro paese.

Durante il proficuo incontro, sotto la formula di una Passeggiata nel Patrimonio UNESCO e in Luoghi identitari della Città di Bisceglie di particolare interesse culturale e paesaggistico (Castel del Monte – Andria Patrimonio dell’Umanità; Bisceglie al Dolmen “la Chianca” Testimone di una Cultura di Pace” UNESCO ; Grotte di Santa Croce guidati da Mimmo Rana – Presidente Associazione di volontariato GI.ESSE.BI Gruppo Scout Bisceglie; Dimora Storica Villa Consiglio per terminare nel Borgo antico),

il Presidente Pina Catino ha posto alcune domande al Prof. Ing. Marco RAUGI:

D. Il Club per l’UNESCO di Bisceglie è attivamente impegnato nella divulgazione della strategia UNESCO sulla sostenibilità ovvero per la cosiddetta Agenda 2030 dell’ONU. Lei è Chair holder di una Cattedra UNESCO sulle “Comunità Energetiche”, può dirci in che modo la Cattedra contribuirà alla missione dell’Agenzia delle Nazioni Unite di diffusione di programmi di Sviluppo sostenibile?
R: “Le Cattedre UNESCO sono centri di eccellenza che sviluppano attività di ricerca e formazione avanzata sui temi individuati dai piani di azione programmatici dell’UNESCO e, dal 2015, sugli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda ONU 2030, al fine di contribuire allo sviluppo della società in aree prioritarie per l’UNESCO. Quella dell’Università di Pisa si prefigge l’obiettivo di realizzare Comunità Energetiche (CE) alimentate solo da fonti rinnovabili prodotte localmente, contribuendo quindi ad un’accelerazione nella transizione energetica, resa ancor più urgente dall’attuale conflitto ucraino”
D: Le Comunità energetiche sono uno strumento di cui si sente parlare sempre di più, può spiegarci quali sono le caratteristiche principali?
R: Nella CE piccoli consumatori di energia (privati cittadini, esercizi commerciali, artigiani…) diventano anche piccoli produttori di energia rinnovabile e si associano in modo da condividere questo bene cosi importante ottenendo cosi un duplice fondamentale risultato: riduzione dei costi dell’energia e delle emissioni CO2.
La “condivisione sociale” è un aspetto fondamentale della CE perché aumenta il senso di responsabilità individuale verso quella “transizione energetica” che passa necessariamente per una trasformazione delle nostre abitudini ad esempio attraverso l’eliminazione degli sprechi di energia”
D: Come può la società civile e in particolare i club per l’UNESCO supportare la diffusione delle comunità energetiche sostenibili?
R: Tutti possono contribuire alla creazione di comunità energetiche sostenibili tramite la disseminazione, la comunicazione con l’organizzazione di seminari pubblici aperti alla cittadinanza, diffusione di buone pratiche collaborando con le amministrazioni pubbliche del territorio per agevolare il processo verso una transizione energetica sostenibile.
D: In questo particolare momento storico il tema dell’energia è al centro di tutte le agende politiche. Lei cosa vede nel futuro del nostro paese?
R: La situazione geopolitica attuale prefigura la configurazione di blocchi in competizione dove anche la globalizzazione sembra trasformarsi in sistemi di territori (su scala nazionale o regionale) autosufficienti anche dal punto di vista energetico. Nelle logica dell’autosufficienza per il nostro paese la via delle fonti rinnovabili sembra irrinunciabile non essendo dotato di altre fonti energetiche, quindi è quanto mai importante che al più presto si investa per realizzare impianti rinnovabili (al momento quelli su cui si può investire è il fotovoltaico e l’eolico) eliminando le problematiche burocratiche che ancora ad oggi ne limitano fortemente l’espansione. In questo contesto le comunità energetiche possono rappresentare uno dei tasselli più importanti in quanto possono contribuire a introdurre impianti rinnovabili a livello di cittadinanza e quindi riducendo la necessità di costruire impianti di grandi dimensioni.
. . . una strategia necessaria è creare intelligenza collettiva per applicare in ogni Territorio l’AGENDA 2030, come sottolineato dalla dott.ssa Rondinella . . .

Il Club per l’UNESCO di Bisceglie è impegnato in questi mesi per l’organizzazione delle GEP 2022 indette dal Consiglio d’Europa e sarà presente, il 17 settembre, presso le Grotte di Santa Croce e il 24 settembre in un Convegno e una Passeggiata Patrimoniale sul Gargano, a Monte Sant’Angelo.

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