“L’ultima cena dell’umanità”

Un murales a Bitritto che parla dei nostri bambini in questo triste momento.

Maria Catalano Fiore

artista Gianni Roppo

Un nuovo Murales sta arricchendo l’abitato di Bitritto, non è la prima volta che l’artista on the road Gianni Roppo si cimenta in un grande Murales a Bitritto (BA), appoggiato dall’associazione culturale “Il Filo del Discorso” e dal suo Presidente Pierpaolo Favia, logisticamente, da Carlo Bombacigno, che ringrazio per le foto che hanno documentato passo passo il lavoro dell’artista.

Ovviamente con tutti i permessi e le attenzioni del Sindaco Giuseppe Giulitto e del Consiglio Comunale.

un assaggio di presentazione del murales

Un MURALE (dallo spagnolo Pintura mural), vocabolo adoperato al plurale MURALES, rappresentazione pittorica di una scena d’ispirazione sociale.

D’impatto sociale vuole essere appunto questo Murales “L’Ultima cena dell’Umanità” Omnia munda Mundis eseguito da Gianni Roppo. Non a caso è posto sul muro di una casa, che era completamente anonima, in un crocevia di diramazioni, dove non può passare inosservato. La sua fruizione, l’anima del messaggio che lancia sono sicuramente i suoi punti di forza.

Prime fasi del Murales abbozzato e disegnato dall’artista Gianni Roppo a Bitritto

Gianni Roppo, cittadino del mondo sin da piccolo, nato sul pianeta Terra, come si autodefinisce, residente attualmente a Bitritto, popoloso, e storico comune, dell’Hinterland barese, ha certo tante e notevoli imprese pittoriche da raccontare, alcune proprio posizionate nell’ambito bitrittese.

Scrive giustamente Giuseppe Morelli, attivo cittadino e membro de “Il Filo del discorso”: I Murales di Gianni Roppo sono patrimonio della nostra comunità. Fermarsi ad ammirarli è una terapia per l’anima, abbiamo il dovere di preservarli e promuoverli”.

Le immagini prendono forma….

Roppo trasforma questo muro anonimo in un verde parco irrorato da una cascata. In questo parco si muovono, giocano liberi e felici 12 bambini, da cui il titolo ispirato all’Ultima Cena. E’ indubbio che in questo periodo i bambini soffrano più dei grandi, hanno l’incognita del futuro, gli stiamo rubando l’infanzia e li rendiamo asociali e vulnerabili, nonché violenti.

Anche l’ambiente va delineandosi, con lavori di finitura eseguiti da Roppo sul trabattello non proprio comodissimo come supporto per dipingere

E’ vero, dimostrato anche da psicologi ed altri, stiamo rubando l’infanzia e la prima giovinezza ai nostri figlie nipoti. Questi, avranno, in futuro, solo brutti ricordi, saranno asociali, non avranno il piacere di poter raccontare della scuola, dei compagni di classe, di amicizie, di giochi, di marachelle. A loro riservati solo pc ed un interagire amorfo con tutti. Questa mancanza di poter interagire la porteranno nel loro bagaglio futuro e condizionerà la vita intera. Questi bambini andrebbero difesi, ma anche noi stiamo affrontando qualcosa che ancora non recepiamo appieno o non vogliamo capire…..

Il lavoro procede…

Dobbiamo capire che dobbiamo aiutare i bambini, rappresentano il nostro futuro come predicavano Gesù o San Francesco. Questi 12 bambini sono ad un valico, hanno davanti un muretto da scavalcare e dobbiamo aiutarli a farlo con gioia, con tutto il nostro cuore ed amore.

Anche i bambini assumono le loro fattezze….

Questi bimbi racchiudono anche una simbologia, ognuno di loro presenta un piccolo tatuaggio, un cuore a metà, un paio d’ali, se le loro mani si uniscono il cuore torna intero e dotato di ali per volare.

Diversi bambini, sollecitati da Roppo e da una maestra, hanno interagito direttamente con il Murales, dipingendone qualche tratto

A prescindere da tutto questo l’artista, afferma in una conversazione, purtroppo solo telefonica, che attraverso questo suo Murales vuole regalare il SILENZIO, regala l’ IMMAGINE. La fruizione e libera interpretazione di tale immagine è lasciata allo spettatore, libero di interpretare il suo messaggio attraverso anche l’uso dei colori impiegati come il verde della speranza che prevale con tante tonalità, l’azzurro sereno del cielo e dell’acqua, bianco come la purezza dei bambini.

Murales quasi finito, Roppo da le ultime rifiniture.

Al pubblico fruitore lasciamo il giudizio su questa opera, notevolmente accurata, ben strutturata e progettata da Roppo stesso, che è sicuramente da annoverare nel filone artistico “neo figurativo”. Il tutto sarà visibile da domenica 11 aprile alle ore 17,00 quando l’artista consegnerà, con un gesto simbolico, la sua opera alla cittadina di Bitritto.

Gianni Roppo sicuramente un artista raffinato si nei minimi particolari foto Ufficiale del fotografo Marco de Giosa

Ovviamente nelle norme e prescrizioni del Covid, evitando assembramenti o altro. Peccato che per il momento ne possano godere solo i bitrittesi. Un sentito Grazie a Gianni Roppo per questo dono e a Carlo Bombacigno che ha seguito i lavori e scattato foto passo per passo.

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