Lucrezia Borgia duchessa di Bisceglie ed il suo dolce

In una cittadina arriva una gran Dama, una Duchessa bellissima, chiacchierata e figlia di un Papa così imponente e prestigioso.

Maria Catalano Fiore

Non molti sanno che Lucrezia è stata, tra le sue varie cariche e possedimenti, Duchessa di Bisceglie (Bat), promessa sposa, nel 1498, ad Alfonso d’Aragona, duca di Bisceglie.

Lucrezia, in seguito dispregiata da tutti, era, all’epoca, tra le nobili donzelle, uno dei migliori partiti sulla piazza.

Lucrezia nasce bella e figlia, prima di un Cardinale, poi, un Papa potente (nata a Subiaco il 18 aprile 1480- Ferrara 1519) Figlia terzogenita, illegittima, di Papa Alessandro VI (al secolo Rodrigo Borgia e sorella di Cesare Borgia, il famoso Duca Valentino, di Macchiavellica memoria.

La sua vita non è stata certo semplice, dipinta al popolo come figlia illegittima, sorella incestuosa ed avvelenatrice, intorno a lei si sono affollati intrighi e delitti, ma probabilmente il suo unico torto, come afferma Maria Bellonci nella sua Biografia storica, è stato di far parte della famiglia Borgia.

Lucrezia era bellissima, con lunghi capelli biondi, occhi azzurro chiaro, ed un fascino indiscutibile. Dei suoi capelli dorati, alla sua morte ne è stata conservata, a Ferrara, una ciocca intrecciata

Tra i titoli del secondo marito, Alfonso d’Aragona, da lei profondamente amato, anche quello di “Duca di Bisceglie”. Purtroppo, dopo solo un paio d’anni, e la nascita di un bel bambino, Rodrigo, al Papa questo genero non serviva più, aveva bisogno di qualcuno più potente. Quindi il 15 luglio del 1500 dopo che il duca era andato a salutare la moglie ed aveva cenato con il suocero, all’uscita gli viene teso un agguato. Ferito gravemente e curato da Lucrezia, purtroppo il muore dopo pochi giorni.

Neppure un mese dopo, Lucrezia, già riceveva nuove proposte di matrimonio. Infatti arriva un terzo marito.

Tre sono i suoi matrimoni contratti, il primo a soli 12 anni, e otto i figli generati che andranno ad arricchire le fila dei grandi signori e delle nobili donne che saranno protagonisti della storia successiva.

Accusata dal primo marito di intrattenere rapporti incestuosi con suo padre, Lucrezia sarà sospettata di morti misteriose, come quella di essere la mandante dell’assassinio del suo secondo marito Alfonso d’Aragona.

L’ultima parte della sua vita (durata solo 39 anni), che inizia con il matrimonio con Alfonso I d’Este è quella più serena. Con Alfonso Lucrezia si sente più al sicuro, anche se malvista dalla sua famiglia.

Nel 1506, alla morte del Duca padre Ercole, Alfonso e Lucrezia diventano Duchi di Ferrara. Qui la Duchessa aveva già creato una vera corte di cultura rinascimentale. In caso di assenza del marito, la Duchessa regge a governa con maestria e saggezza, e soprattutto, in pace.

Per imposizione degli Estensi Il suo primo figlio, il duchino di Bisceglie Rodrigo, deve vivere separato da lei che non lo invia alla corte papale, ma lo affida alle amorevoli cure di Isabella D’Aragona, già duchessa di Milano e di Bari, donna di grande cultura, grande amica di Lucrezia, che conosceva bene e con la quale aveva uno stretto rapporto di amicizia, confermato dal frequente epistolare e confermato dagli amorevoli regali. Purtroppo il Piccolo Rodrigo, duchino di Bisceglie, muore.

Una delle varie biografie di Lucrezia, attendibile poiché opera di Gregorovius

Dopo un periodo Ferrarese, trascorso in modo irreprensibile e colto, e subito dopo la nascita dell’ultima figlia, Maria, una febbre puerperale, probabilmente dovuta a troppe gravidanze, uccide Lucrezia, a solo 39 anni.

Di lei restano una immeritata ed oscura fama, che contrasta con il bellissimo, sereno e radioso ritratto eseguito per lei dal Pinturicchio, suo grande estimatore. Bernardino di Betto Betti, più noto come Pinturicchio, probabilmente per la sua corporatura minuta (Perugia1454-Siena1513) un artista completo, citato persino da Giorgio Vasari nella sua opera “Le Vite”. Il Pinturicchio ha già affrescato l’appartamento Borgia in Vaticano dove Lucrezia è già presente, giovane ed inginocchiata, poi a Ferrara le fa il suo ritratto più bello.

Lucrezia dipinta dal Pinturicchio.

Nella tradizione popolare biscegliese, di lei restano tracce che testimoniano che in un palazzo, del centro storico, abbiano dimorato per un breve periodo Lucrezia Borgia e il suo giovane sposo Alfonso d’Aragona, anche se ai due sposi erano riservate comunque le sale del Castello e questo prezioso dolce.

Bisceglie, Palazzo indicato come dimora di Lucrezia ed Alfonso

Un dolce nobile e di grande qualità, destinato ad una “Duchessa” e da allora è stato sempre definito il dolce della “duchessa”.

La Duchessa

Attualmente è un prodotto artigianale che sanno fare in pochi, soprattutto importanti pasticcieri del luogo, che ovviamente non passano la ricetta.

E’ anche un po’ difficile da realizzare: ha quasi la forma di un panettone, creato con l’utilizzo di lievito madre e cacao. l’impasto si arricchisce al suo interno di Vin Cotto, che gli conferisce acidità, di albicocche candite che conferiscono freschezza, viene farcito, inoltre con Crema pasticciera mantecata al cioccolato fondente.

Se volete provarlo, fate una gita nella bella città marinara di Bisceglie.

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