L’Italia perde Pierluigi Cerri

L’Italia perde con Pierluigi Cerri un grande architetto e designer a livello mondiale. Suoi tantissimi oggetti d’arredo di uso comune.

Maria Catalano Fiore

Si è spento ieri, Pierluigi Cerri, poliedrico maestro di grafica ed eleganza.

Cerri, milanese, ma nato ad Orta San Giuliano in provincia di Novara nel 1939, dove la sua famiglia era sfollata durante il secondo conflitto mondiale, si laurea al Politecnico di Milano, dove in seguito insegna. Nel 1974 è cofondatore, con il noto architetto Vittorio Gregotti (1927-2020) della “Gregotti Associati”, con la quale ha vinto numerosi concorsi di architettura.

Cerri, membro della “Alliance Graphique Internationale”, come progettista cura anche molti grandi eventi artistici come la Biennale, o Palazzo Grassi a Venezia. Suo il marchio per il “Lingotto” di Torino e tanto altro.

Gai Aulenti e Pierluigi Cerri, Palazzo Grassi, allestimento mostra Marcel Duchamp. Venezia, Marzo 1993. © Leonardo Cendamo

Nel 1998 Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo danno vita allo “Studio Cerri & Associati “che svolge attività di progettazione in vari campi, sino alla progettazione navale. Uno staff di 25 architetti segue lavori in tutto il mondo. Suoi i numerosi allestimenti espositivi e di ricollocamento collezioni, nelle più importanti sedi museali europee.

Pierluigi Cerri divano “Overture” per poltrona Frau

Disegna oggetti d’arredo per B&B Italia, Poltrona FRAU, Artflex, Molteni, Desalto, ecc…Alcuni suoi oggetti d’arredo, come la famosa sedia apri-chiudi diventano veri e propri oggetti di cult, copiati e reinventati in tutto il mondo.

Pierluigi Cerri – sedia

Progetta numerose installazioni sceniche per la RAI, come per “Il tempo che fa” o “Quelli che il calcio”…

Cerri cura anche il design di collane editoriali per le più importanti case editrici italiane quali: Electa, Einaudi, Bollati, Bompiani e Skira.

Redattore anche di riviste del settore quali: Casabella, Abitare, Domus…

Numerosi i suoi vari riconoscimenti: tre volte “Compasso d’oro” dal 1995 in poi, “Premio alla Carriera”

In una recente mostra organizzata al Politecnico di Milano, viene ripercorsa tutta la sua lunga e sfaccettata carriera: “Pierluigi Cerri. Allestimenti, idee, forme e intenzioni”. Una carriera che parte dal concetto stesso dell’esporre: per esporre bisogna intendere come costruire un racconto, e poi riuscire ad avvolgere il pubblico in un’avventura culturale, sensoriale ed emotiva.

Pierluigi Cerri: Logo “Prada” semplice essenziale striscia rossa

Nel ricordo di chi lo ha conosciuto: “Con un misto di ritrosia, scanzonatura e un’acuta sensibile intelligenza, non sbagliava mai”.

R.i.p. Mancherai a tanti. Ai congiunti ed ai suoi soci e collaboratori le più sentite condoglianze del direttore e della redazione de lavocenews.it

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