La storia del bruco Maisazio e dell’albero di mele Renetto

Un racconto, forse meglio, una fiaba dedicata al piccolo Domenico

Rocco Michele Renna

 C’era una volta un bellissimo albero di mele che produceva frutti bellissimi, un giorno un bruco passando da quelle parti lo notò e sentì il forte impulso di andare da lui.

· Bruco: Ciao albero, come sono belle le tue mele

· Albero: Si, sono proprio belle, perché gli voglio bene e le curo bene, loro mi ricompensano facendomi apparire bellissimo e utile

· Bruco: Posso chiederti un favore?

· Albero: Dimmi, dimmi pure

· Bruco: Posso appoggiarmi su una delle tue mele, sono molto stanco?

· Albero: Ma certo, vieni sali pure e accomodati ti troverai bene in mezzo a noi…

Ma il bruco aveva anche fame e non resistette a tanta bellezza cominciò ad affondare nella mela, intanto l’albero che aveva visto tutto voleva proprio capire fin dove voleva arrivare.

· Bruco: Mi trovo proprio bene su questa mela di questo stupido albero, pensava fra sé e sé, e rivolgendosi alle altre mele:

Bruco: voi mele cosa pensate di me, sono simpatico, vi faccio divertire? Che ne pensate se sistemo anche la mia famiglia qui? Tanto l’albero che se ne fa di voi, stiamo bene noi tutti insieme, vero?

Le mele risposero:

· Mele: Certo vieni pure, sei molto simpatico ma dobbiamo chiedere il permesso al nostro albero che ci nutre…

· Bruco: A che serve l’albero possiamo gestirci da soli e con i vostri semi e creare altri alberi…

Intanto l’albero, che non era affatto compiaciuto ascoltando il discorso del bruco e di alcune sue mele, restò in silenzio per vedere fino a che punto si spingeva il discorso e la situazione…

Il tempo passava e la famiglia bruco aumentava e più aumentava e più bucava la mela e le sue vicine, il bruco tutto contento pensava, fra sé e gli altri suoi parenti, come era riuscito a prendere in giro lo stupido albero e sogghignava contento assieme alle altre mele vicine, ma le cose non stavano come immaginava lui e un giorno l’alberò parlò:

· Albero: Caro amico bruco vedo che hai creato una bella famiglia su alcune delle mie mele e loro sono tutte contente vero? Ti trovi bene con noi? …

· Bruco: Ma certo mi trovo benissimo faremo grandi cose insieme anzi dovrei avvisarti di alcune mele che ti sparlano dietro su come ti comporti ecc.

·Albero: Ma non mi dire… (rispose l’albero facendo finta di essere sorpreso).

· Bruco: si, sì, un giorno ti racconterò tutto…

Allora l’albero indignato e giunto alla massima sopportazione, vedendo quello che stava accadendo alle sue mele, che stavano perdendo la loro bellezza (marcendo) e con esse pure lui, decise che era ora di dare una sfoltita per alleggerire il carico.

Voleva evitare che, per colpa di un bruco ingrato e invidioso della sua bellezza, si potessero distruggere tutte le sue mele e quello che aveva creato.

Quindi lasciò cadere al suolo tutte le mele ormai marce per l’intervento del bruco, ormai non avrebbero potuto produrre niente di buono e avrebbero potuto contaminare le altre, dato lo stato in cui erano ridotte.

Fece seccare i rami inutili e facendosi aiutare dall’amico “vento”, li staccò. Così divenne ancora più forte e bello.

Intanto il bruco e le mele dissidenti che fine hanno fatto? Il bruco ormai scoperto e rimasto senza casa cominciò ad imprecare verso l’albero e le mele rimaste a lui fedeli, facendo finta, verso chi non conosce la verità, di essere lui la vittima e inventandosi calunnie contro l’albero dittatore (per colpa sua non diventerò mai farfalla) ecc.

E le mele dissidenti? Beh, poverine sono rimaste a terra ed avendo aiutato il bruco non avevano più nemmeno la forza di far germogliare un nuovo albero.

Alcune si sono nascoste sotto terra per la vergogna ed altre seguendo l’esempio del bruco, hanno tentato di calunniare l’albero, ma ormai nessuno più le credeva e pure loro si sono dovute nascondere sotto terra per la vergogna…

Morale della favola: quando credi di essere il più furbo, non sempre la persona intelligente ed educata è meno furba di te, al momento giusto saprà come reagire e il male che hai fatto si ritorcerà contro te stesso, pertanto non fare agli altri ciò che non vuoi che gli altri facciano a te.

Naturalmente ogni fatto riconducibile a cose e persone reali è puramente casuale, dedico questa favola al piccolo Domenico di Padova che oggi compie 3 anni, augurandogli che nella vita non si trovi mai difronte ad un bruco “Maisazio” o che sappia difendersi come l’albero “Renetto”… Auguri piccolo Domenico da zia Anna, zio Rocco, Lucia e tutta la redazione de “La Voce News”.

il piccolo Domenico

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