La Poli Bortone candida P.Bruni a Governatore di Puglia.

Candidato a Presidente della Regione Puglia Pierfranco Bruni dal Msi- Fiamma tricolore della Poli Bortone.

Gianvito Pugliese

Per un candidato che, in Puglia, nel centrodestra, si ritira in buon ordine, a coltivare il suo progetto di una “Nuova Politica”, e lo fa per non ostacolare la coalizione, parliamo dell’avv, Michele Rapanà, uno “nuovo”, si fa per dire, si affaccia tra i candidati. Adriana Poli Bertone, che nel Salento è ancora una che conta, candida a Governatore di Puglia, per una lista che fa riferimento al Msì-Fiamma tricolore, Pierfranco Bruni. Ufficialmente è il presidente regionale di Msi-Fiamma Tricolore, Egidio Personè, a candidarlo. Ma tutti sanno che le decisioni da quelle parti in Puglia, e non solo, fanno capo alla indistruttibile ed inossidabile Adriana Poli Bortone. Dicevo “nuovo”, si fa per dire, nel senso di non tanto nuovo alla politica, se è vero che dal 1990 al 1995 ricoprì gli incarichi di vice presidente ed assessore alla cultura della provincia di Taranto, amministrazione che fu commissariata nel marzo 1992. Sono gli anni di Cito, particolarmente attivo a Taranto, a per chi non ricordasse.

Vedere candidato un “intellettuale”, sia pure con idee molto diverse dalle mie, non può che fare piacere a chi scrive ed a questa testata. Lo dico subito. Ma ciò che oggi interessa, ai fini del ragionamento da articolare con Voi, care lettrici e lettori, è la collocazione di questa candidatura.

La Poli Bertone esclude ogni appoggio alla coalizione Salvini-Meloni-Berlusconi, rei di averla esclusa dalla scelta condivisa di un candidato e di aver praticato l’arte del “questo a me e questo a te”, con un manuale Cencelli riveduto e corretto. La Poli Bortone, peraltro, boccia il candidato della Meloni, l’europarlamentare Raffaele Fitto, facendo precedere il suo nome dall’aggettivo “il democristiano……..”, usato con un accenno chiaramente dispregiativo. Che tra i due leader della destra salentina non sia mai corso buon sangue, non è una novità. Sembra proprio, quindi, che la candidatura di Pierfrancesco Bruni, sia concepita come un marcare in Puglia il territorio da parte del partito di Francesco Storace- Adriana Poli Bortone e togliere consensi all’ “inviso” Raffaele Fitto.

C’è chi già ipotizza nell’operazione, intesa ad indebolire ulteriormente Fitto, lo zampino di Michele Emiliano, che con la Poli Bortone -e taluni suoi colonnelli- non ha mai avuto cattivi rapporti. Francamente mi pare dietrologia da fumetti, anche se in politica, che osservo ormai attentamente da tanti, troppi anni, mai dire mai. Tutto può sempre accadere. C’è solo una legge eterna: è quella dei “corsi e ricorsi storici”, propugnata da Giambattista Vico -Napoli 1668/1744-, “riscoperta” da Benedetto Croce e tutt’ora più che mai valida.

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