La cottura a fuochi spenti.

Il trucco che può farti risparmiare gas contro il caro bollette

Rocco Michele Renna

Vi sembra strano ma si può cucinare anche a fuoco spento. Se tutti utilizzassimo questo metodo di cottura potremmo risparmiare ben 62 milioni di metri cubi di gas in un anno!

A chi non è arrivata la bollette di luce e gas a prezzi esorbitanti? Sono diventate un vero e proprio salasso, a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina.
La guerra ha reso ancora più evidente quanto siamo dipendenti dalle fonti energetiche estere (in particolare dalla Russia), ma anche quanto si sia cullata l’Italia nel non incentivare l’alternativa delle rinnovabili.

 Il risultato di questa situazione è sotto gli occhi di tutti: la bolletta del gas praticamente raddoppiata e chi può sta cercando in ogni modo di risparmiare.

Tra le tante ricette per risparmiare e per consumare meno gas ed elettricità, esistono tanti piccoli trucchetti, semplici da mettere in pratica, che possono aiutarci ad alleggerire i costi.
Ce n’è uno poco conosciuto, ma molto utile per risparmiare gas: stiamo parlando della cosiddetta “cottura a fuochi spenti…”

Come funziona la cottura a fuochi spenti e quanto può farci risparmiare?
Quando si cuoce un alimento in acqua calda, ad esempio la pasta o il riso, il calore dell’acqua fa proseguire la cottura a lungo, anche se il fornello viene spento. Non vi è mai capitato di spegnere sotto la pentola, una volta giunta a giusta cottura la pasta o il riso e per un contrattempo non lo avete scolato subito e vi ritrovate della colla per manifesti al posto dei maccheroni? Ebbene anche senza il fuoco sotto la pentola, i maccheroni o il riso hanno continuato a cuocere.

Dopo avere portato l’acqua ad ebollizione e buttato la pasta, basta quindi coprire con il coperchio e spegnere il fuoco, continuare la cottura secondo i tempi indicati, sfruttando il calore latente.

Considerando che un fornello piccolo (o uno grande non regolato al massimo) consuma 0,06 mc/h, e che la pasta si cucina giornalmente (in realtà basandosi sul consumo pro capite di 23 kg annui si può fare una stima di circa 40 volte al mese), si può calcolare un risparmio fino a 3,65 metri cubi in un anno. Praticamente si risparmierebbero 5 euro annui. Può sembrare poco, ma – come sottolineato dall’associazione Altroconsumo – se lo facessimo tutti in Italia risparmieremmo ben62 milioni di metri cubi di gas in un anno, senza rinunciare al piacere di un bel piatto di pasta.

Piccoli gesti che fanno bene all’ambiente e, soprattutto, alle nostre tasche,
Buon appetito!

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Grazie.