La Corte Sostituzionale sul cognome

“Non coerente con i principi dell’ordinamento e con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna il cognome del padre”

GP

Interessante ed innovativa sentenza della Corte Costituzionale a proposito del cognome del padre.

La Consulta si è posta l’interrogativo: l’accordo dei genitori sul cognome da dare al figlio può rimediare alla disparità fra di loro se, in mancanza di accordo, prevale comunque quello del padre?

Un dubbio da risolvere e la Corte Costituzionale ha sollevato dinanzi a sé la questione di legittimità dell’articolo 262, primo comma, del Codice civile, che detta la disciplina dei figli nati fuori dal matrimonio.

L’ordinanza n.18 depositata oggi e firmata dal relatore, il vicepresidente Giuliano Amato, spiega che la risposta a questo dubbio è pregiudiziale rispetto al quesito posto dal Tribunale di Bolzano.

Per la Corte il sistema di attribuzione in vigore del cognome paterno ai figli “è retaggio di una concezione patriarcale della famiglia”, e di “una tramontata potestà maritale, non più coerente con i principi dell’ordinamento e con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna“. La Corte rammenta in proposito una sua prevedente pronuncia che risale al 2006.

Ora toccherà al legislatore provvedere a disciplinare la materia in conformità con quanto stabilito dalla Corte,

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