La Cialledda

Forse non c’è una ricetta specifica, solo buoni ingredienti, anche riutilizzati, come il pane raffermo, e tanto amore e fantasia……

Nonna Camilla

Una pietanza o merenda o cena semplice e dal sapore estivo.

E quando nel sud comincia ad apparire il pane “Cunzatu”, come dicono nel Salento, allora è veramente estate!

Pochi ingredienti per un piatto fresco che, in passato, non mancava mai nelle cucine più povere, ma soprattutto adottato dalle nostre nonne per merende o in supporto di altro, e poi….il pane non si butta mai!

L’elemento principale della “Cialledda”, infatti, è o il pane raffermo da consumare, oppure le friselle, meglio le integrali o quelle d’orzo leccesi.

Le classiche Friselle

In effetti, soprattutto in estate, possono costituire anche un buon antipasto, o contorno, per una cena improvvisata o tra amici…. mentre magari preparate una spaghettata o delle penne all’arrabbiata o quello che volete. E’ anche un’ottima occasione per utilizzare il pane avanzato, che non si può più servire, ma così….sembra fatto ad hoc, la “Morte sua!” come dicono i baresi.

Che la frisa o il pane abbiano origini primordiali nell’alimentazione mediterranea è ormai scontato, ma era semplicemente bagnato con acqua di mare e condito con una “Croce d’olio”, solo con la diffusione dell’uso del pomodoro, nel tardo 700, prende uso la “Cialledda”.

Ingredienti: innanzi tutto pane raffermo (meglio se di tipo casereccio) o friselle. Pomodori, cipolle, rucola o altre erbette, origano, capperi, olio d’oliva e sale q.b. e acqua fresca.

Preparazione: E’ tutto molto semplice, se usate le friselle, bagnatele e ponetele su un piatto da portata; se usate il pane tagliatelo a fette e poi a cubetti grossolani, bagnatelo quanto basta e ponetelo in una bella coppa. Lavate bene e fate a cubetti i pomodori, del tipo preferito, ponete i pomodori nella coppa o sulle friselle, un pizzico di sale, la cipolla affettata sottilmente e messa precedentemente a bagno, le erbe (lavate e tagliuzzate) un filo d’olio, capperi, origano e se volete anche cetrioli ed olive.

Un maxi condimento per “Friselle arrapate”

Potete utilizzare quello che volete, o che avete in frigo, tonno, avanzi di legumi, peperoni a pezzettini…lasciate libera la fantasia ed otterrete una magnifica “Cialledda” o delle “Friselle arrapate” come le definiscono nel Salento. Fidatevi in risultato è strepitoso, parola di nonna Camilla.

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