Iran: muore Baktash Abitin

Ieri sera tardi si diffusa la notizia della morte in carcere in Iran del poeta e regista dissidente Baktash Abitin. Causa del decesso il Covid-19, contratto in Carcere e, ovviamente, curato il meno possibile

Maria Catalano Fiore

Queste sono notizie che rattristano davvero, una persona vitale, un poeta e regista documentarista che amava la propria terra, solo perché non in linea con il pensiero pilotato finisce in carcere dal 2019.

In Iran e non solo, era molto noto, 48 anni, difensore dei diritti umani, impegnato nella promozione della libertà di parola e contro la censura in Iran. Ha pubblicato numerosi libri di storia, sociologia e critica letteraria.

Il 15 maggio 2019 il tribunale rivoluzionario di Teheran ha condannato Abitin a cinque anni di reclusione con l’accusa di “assemblea illegale e collusione contro la sicurezza nazionale” più un altro anno per “propaganda contro il regime”.

Nelle scorse settimane c’è stata forte mobilitazione per lo scrittore malato, per chiederne il rilascio, o almeno l’assistenza in una struttura idonea. Non c’è stato niente da fare, a inizio settimana è stato portato in in ospedale ma già in coma indotto.

L’associazione degli scrittori iraniani ha confermato la morte di Abitin e la ong Reporters sans frontieres ha denunciato la responsabilità delle autorità iraniane. Non si può far contrarre il Covid ad un essere umano e non curarlo sino alla straziante morte.

Non possiamo non essere solidali nel diffondere la notizia e nel formulare alla famiglia tutte le nostre condoglianze di persone e di giornalisti. R.I.P.