Il risotto di sant’Antonio

Dalla narrazione popolare a Sant’Antonio del purcel si consuma questa santa pietanza. Inutile ripetere che tutto deriva dalla luganega, la famosa salsiccia di maiale , scoperta dai romani in Lucania parecchi secoli fa.

Nonna Camilla

E’ uso e devozione in molte zone del nord il giorno di Sant’Antonio, consumare un buon risotto. Il risotto di Sant’Antonio del purcel, vi trascrivo questa ricetta del risotto semplicemente con l’aggiunta di luganega, salsiccia fresca di maiale.

ECCOLO qui fumante ed appetitoso con la sua buona luganega de purcel

Anche al Nord, soprattutto in Brianza, si saluta Sant’Antonio con l’accensione dei falò. Dal movimento delle loro fiamme si traggono auspici sul futuro raccolto, più alte le fiamme più ricco il raccolto.E’ consuetudine in questo giorno macellare i maiali e consumare convivialmente un risotto fatto con la salsiccia fresca, la luganega appunto, sottile e lunga, a nastro, molto simile alla zampina di San Michele in Puglia.

Ingredienti per 4 persone: 360 gr. di riso Arborio o Carnaroli. 250 gr. di luganega, 1 cipolla piccola, brodo di carne, vino rosso, sale, grana padano grattugiato, burro.

Private la luganega del budello e sbriciolatela. Tritate finemente la cipolla. Rosolate entrambe a fiamma viva in poco burro. Unitevi il riso, mescolate facendolo intridere del condimento, sfumate con mezzo bicchiere di vino rosso e fate evaporare completamente. Aggiungete quindi un paio di mestoli di brodo bollente e fate cuocere, mescolando spesso e continuando ad aggiungere il brodo man mano che viene assorbito dal riso. Quando il riso è cotto, ma ancora al dente, regolate di sale, spegnete il fuoco, aggiungete una noce di burro e una abbondante dose di grana e mantecate. Fate riposare 3-4 minuti prima di servire. Qualora preparaste questo risotto con una salsiccia diversa dalla luganega brianzola, sfumate prima con due dita di vino Marsala, quindi col vino rosso, riducendone la quantità. Buon appetito e buon sant’Antonio a tutti noi, Antonio, Antonietta, Tonino, Tonina , Tonio, Tonia, Tony ed altri diminuitivi, da nonna Camilla.

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