Il Casatiello

Niente di più fa festa come le pietanze legate a quella specifica festa!

Nonna Camilla

Oggi, secondo tradizione, Cristo è nel Sepolcro, il pane benedetto dell’ultima cena, già affettato stamattina, sarà consumato ….. mentre gli uomini di gran fede continuano a flagellarsi per espiare … ma non ho mai visto un politico, un giudice ……. le massaie cominciano a preparare le varie pietanze pasquali locali.

Ci sono tantissime cose da preparare “Secondo Tradizione”, qualcuna prima, altre al momento, comunque tra Pasqua e Pasquetta vanno archiviati tutti i propositi di dieta, la gola, la festa, le leccornie prendono il sopravvento dagli antipasti, “il Benedetto” sino al dolce per eccellenza, “la pastiera”, passando attraverso vari usi e costumi e pani. Si anche il pane di Pasqua è diverso è “Il Casatiello”.

Un pane tipico della zona dell’Italia centrale: Campania, Molise, Abruzzo, Alta Puglia, ma ormai esteso un po’ dappertutto, perché troppo buono e saporito. Una preparazione antica dalla forte simbologia cristiana che rappresenta la corona di spine del Crocifisso! Si prepara il venerdì, si assaggia il sabato e si consuma durante i pranzi di Pasqua e Pasquetta.

Non si conosce bene l’origine di questo pane salato, ma sicuramente napoletana, ed in uso solo nel periodo pasquale. Il suo nome deriva sicuramente da “Caso” sia perché si inseriscono, ben tritati, tanti elementi a “caso”, sia per il “Cacio o meglio tutti i suoi avanzi che venivano grattugiati ed aggiunti. L’effetto varia da massaia a massaia dovuto agli ingredienti e al modo di triturarli.

La ricetta base è più o meno questa: 600 g. di farina 00, 300 ml. di acqua, 1 cubetto di lievito di birra, 150 g. di strutto, sale e pepe q.b., 4 uova per decorazione più un tuorlo e un cucchiaio di latte per spennellare.

Farcitura a piacere; un tempo si utilizzavano tutti gli avanzi, approssimativamente, 200 g. di salame, tipo Napoli; 200 g. di provolone (piccante è meglio), 100 g. di pecorino macinato grossolanamente

Procedimento: sciogliete il lievito in una ciotola di acqua calda con una punta di zucchero, mettete la farina a cono in una ciotola, se avete la planetaria meglio, aggiungete lo strutto, lavoratela aggiungendo pian piano il resto dell’acqua tiepida e il sale (state attente al sale poiché vi sono sia formaggi che salami sapidi).

Casatiello semplice, più Molisano o Abruzzese

Manipolare la massa sino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico. Coprite con un panno pulito e poi al caldo sotto un plaid per almeno tre ore. A questo punto ci sono due modi di procedere, a seconda delle zone, o impastare insieme tutta la farcitura, metterlo in una teglia dai bordi piuttosto alti, riposare ancora una mezz’ora e poi infornare a 180° per cica un’ora….

oppure mettete l’impasto su un piano di lavoro, stendetelo in un rettangolo, ricoprite tutta la superficie con i formaggi ed i salami tritati. Dategli la forma di un ciambellone. Ungete con lo strutto uno stampo per ciambelle e adagiatevi il rotolo di pasta farcito. Coprite e mettete a lievitare sino a che non riempirà il tegame dopodiché lavate bene le 4 uova e disponetele direttamente sul Casatiello, bloccandole con delle striscioline di pasta, tenuta da parte; spennellate tutto con il tuorlo misto al cucchiaio di latte ed infornate in forno preriscaldato a 180° per cica un’ora, finché sarà ben dorato e l’odore si propaghi per la casa.

Fate raffreddare prima di consumarlo in modo che le fette si taglino precisamente. In alcune zone il salame ed il provolone sono tagliati molto grossolanamente e il prodotto assume il nome di tortano.

Nel “Tortano” il salame, a volte mortadella tagliata spessa, la provola e soprattutto le uova lesse sono inserite all’interno.

E’ ideale come torta rustica anche per gite primaverili, parola di Nonna Camilla.

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