Il calendario dedicato al 50° anniversario della convenzione UNESCO sul patrimonio culturale

Nel mese di febbraio c’è il dolmen «la Chianca» di Bisceglie

Cinzia Montedoro

La federazione italiana dei club per l’UNESCO ha deciso di celebrare i cinquant’ anni della: «Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale», con la pubblicazione di un interessante calendario, che ricorda le principali ricorrenze legate ai riconoscimenti dell’organizzazione e presenta una sintesi dei maggiori eventi realizzati dai club sul territorio italiano.

Il Dolmen “Chianca” di Bisceglie, è l’immagine scelta per il mese di febbraio, insieme a quelle del centro per l’UNESCO di Arezzo, di Brescia e Brindisi. «Il Dolmen “la chianca” di Bisceglie, spiega il presidente del club UNESCO di Bisceglie Pina Catino, è incastonato fra alberi di ulivo, è il megalite più noto in tutto il mondo, portatore di un patrimonio archeologico, etico, morale unico a livello internazionale. Crocevia di pastori, etnie, di arte, cultura, nel grande ruolo di incontro di popoli che ha svolto nella storia e continua a svolgere e pubblicato su importanti libri di storia e arte (Argan), ben rappresenta sul calendario FICLU 2022, dedicato alla celebrazione dei 50 anni della Convenzione UNESCO (1972 – 2022), per la protezione del Patrimonio culturale e naturale, le idealità dell’UNESCO. Riconosciuto: «Testimone di una Cultura di Pace »nel 2011, su candidatura del Club per l’UNESCO di Bisceglie, a cura del suo presidente,  Pina Catino e di Luigi Palmiotti (Presidente Archeoclub d’Italia  sede  di Bisceglie)  per il progetto lanciato  nel 2000 da Federico Major, Direttore Generale UNESCO “Heritage for a Culture of Peace, Monuments and Sites Messages of Peace” UNESCO,   la prerogativa essenziale perché un luogo poteva essere dichiarato Patrimonio di Pace, non è tanto il suo valore artistico e storico, quanto il significato di pace che il monumento o sito deve continuare ad assumere, rappresentando il valore universale della concordia nel fermento culturale della collettività», ha concluso la Catino.

In Puglia sono 10 i siti riconosciuti Testimoni o Messaggeri di una cultura di pace.

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