Giovanni Pascoli

Domenica

Gianvito Pugliese

Domenica

Domenica! il dì che a mattina
sorride e sospira al tramonto!..
Che ha quella teglia in cucina?
Che brontola brontola brontola.
È fuori un frastuono di giuoco,
per casa è un sentore di spigo..
Che ha quella pentola al fuoco?
Che sfrigola sfrigola sfrigola..
E’ già la massaia ritorna da messa;
così come travasi adorna s’appressa:
 la brace qua copre, là desta,
passando, frr, come in volo,
spargendo un odore di festa,
di nuovo, di tela e giaggiolo.

Giovanni Pascoli

Nella musicalità di questi versi del Pascoli e della loro rima, la prima bellezza che si coglie nella poesia Domenica. Poi, leggendo e rileggendo, sempre più ci comunica il senso di allegria nella festività: il profumo del sugo speciale, il calore del fuoco che sembra più caldo che in settimana.

Ma il punto centrale è il ritorno della massaia dalla messa. Non è più solo il nume tutelare della casa, la cuoca instancabile, la forza dell’unione familiare, il Poeta la trasfigura in un uccello, e con la stessa delicatezza e leggerezza del piumato, la massaia riattizza il fuoco, lo doma, e fa di tutto per fare del pranzo della Domenica un evento speciale. Mi sembra di sentire il calore di quel fuoco, l’odore di quel sugo e la pace e l’armonia di quella casa di un tempo, ormai smarrito da troppo.

Gentili lettrici e cari lettori, buona domenica.

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