Dalla parte dell’aggressore

Spero. che in questa bufera, nessuno osi invocare l’Art 21 sulla libertà di stampa, che è cosa diametralmente opposta all’accaduto,

La redazione

Oggi ci scuseranno lettrici e colleghe se, per un attimo, non sono protagoniste della rubrica #daisocial. L’intervista ieri a Lavrov, che Draghi, con una sintesi perfetta, ha definito un comizio, impone di dire da che parte si sta. Se penso poi al conduttore Mediaset che, alla fine del monologo augura “Buon lavoro” a Lavrov, urge dire che questa testata sta dalla parte degli aggrediti (tutti, ucraini in primis), senza se e senza ma. Oggi, certo buonismo e pacifismo dozzinale, dinanzi a quanto sta avvenendo nel mondo ed alle porte di casa, ha il fetore della complicità camuffata. Ringraziamo per il suo tweey Stronza @Stronza, poche parole che toccano nel profondo del cuore.

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