Confermata l’associazione mafiosa per il clan Spada

Così la Corte di assise di appello. Pene inflitte da 6 anni all’ergastolo.

GP

Ricorderete care lettrici e lettori le imprese del Clan Spada. Non credo si possa dimenticare la testata data ad un Collega della Rai che dopo i fatti di Ostia si era azzardato a rivolgere qualche domanda, ritenuta imbarazzante.

La Corte di Assise di Appello, confermando in sostanza l’impianto accusatorio e riconoscendo per tutti l’associazione a delinquere di stampo mafioso, come aggravante, ha comminato oltre 150 anni di reclusione ai 17 membri del Clan condannati.

Ostia viene liberata dall’incubo di un clan che imponeva la propria legge con una violenza raccapricciante e si era impossessata del territorio facendolo diventare terra di nessuno dove lìunica legge a contare era quella imposta da loro.

Nel dettaglio delle condanne per Roberto Spada, riconosciuto come il capo del Clan, è stata confermata la pena del carcere a vita, per Carmine Spada, condannato all’ergastolo in primo grado, i giudici hanno ridotto la pena a 17 anni di carcere,  come per Ottavio Spada, detto Maciste, ridotta la pena dall’ergastolo a 12 anno e mezzo. Tra le condanne più pesanti, inflitti 16 anni a Ottavio Spada, detto Marco, e 10 anni a Ruben Alvez del Puerto, 8 anni per Ramy Serour, 7 anni per Vittoria Spada, e 6 anni per Nando De Silvio, detto Focanera, e Silvano.

Tra i reati contestati associazione di stampo mafioso, omicidio, estorsione e usura.

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