Che fine ha fatto il progetto Syssitia?

La famiglia Digioia interroga il comune di Gravina sul progetto SYSSITIA e noi cerchiamo di dar loro voce.

Rocco Michele Renna

Ad inizio anno del 2022 ho gia parlato di questa situazione “strana” verificatasi durante l’amministrazione Valente, precedente a quella attuale di Fedele Lagreca. Su Botromagno c’è ancora altro di cui parlare, come avrebbe detto il mitico Corrado Mantoni, conduttore della storica trasmissione televisiva che incollava gli italiani allo schermo di casa: “La Corrida”… “Non finisce qui!”

E in effetti non finisce con quel discorso… La famiglia del compianto Maestro scultore Giacomo Digioia, che svolgeva attività di marmista, chiede, anzi urla a gran voce che vengano, almeno, riconosciuti i meriti di chi ha prestato la sua opera gratis per il bene della città, tra i quali c’è anzitutto il maestro Digioia, uomo di gran cuore. sempre dedito alla famiglia e agli amici, con una mano tesa sempre per aiutare i bisognosi.

Riportiamo fedelmente cosa ha scritto su Facebook la figlia Michela: “Caro Sindaco Fedele Lagreca, vorrei metterla al corrente di una situazione ridicola di cui chiaramente lei non ha colpa ma per cui mi auguro possa fare qualcosa. 

Foto 3

Era maggio 2013, quando mio padre e altri 7 artigiani gravinesi (foto 3) incisero le pietre del progetto SYSSITIA: Un progetto che partiva con tante premesse e promesse ma che non ha avuto, ahimè, alcun seguito. (Foto 5). Ogni pietra, assegnata ad ogni artista ha un lato rappresentante una delle lettere della parola “syssitia” e il retro rappresentante l’opera dell’artista.

foto 5

È VERGOGNOSO dieci anni dopo vedere in quale stato siano oggi le sculture incise dai volenterosi artisti che hanno lavorato duramente di fronte alla città in piazza scacchi a maggio del 2013 con l’unico obiettivo di fare arte e fare del bene per Gravina.

 OGGI le pietre sono nella situazione della prima immagine: addossate al muro, rigorosamente senza alcuna targa che faccia da descrizione e soprattutto SENZA VISIBILITÀ DELL’ OPERA presente sul retro della pietra, ovvero nel lato opposto alla lettera.

Foto numero 1

Molti degli artisti non sanno neanche dove sia collocata la loro opera e non sanno come riconoscerla visto che le pietre sono girate senza possibilità di visibilità del retro. Mi chiedo quale razza di ignorante abbia potuto fare una cosa del genere e mi conforto nel vedere che almeno la pietra, a cui lavorò mio padre, ora posizionata sul pianoro della madonna della stella sia almeno (girandoci intorno) visibile nella sua totalità poiché è per caso/fortuna lontana dal muro e non addossata come tutte le altre.

La famiglia Digioia interroga il comune di Gravina sul progetto SYSSITIA
opera del Maestro Digioia

Per favore, fate qualcosa! Valorizzate il duro lavoro dei nostri artisti locali, percorrendo il sentiero dell’acqua e della pietra i turisti devono poter apprezzare le loro opere e non domandarsi che cosa ci facciano dei massi ammassati per strada.

I gravinesi vogliono sapere dove sono finiti quei soldi, anzitutto, e cosa sia rimasto delle così belle parole espresse sui social mediante i post della pagina Assessorato alle Espressività, Artistiche e Culturali – Comune di Gravina (vi siete riempiti la bocca con la fatica e la generosità degli artisti gravinesi).”

Strazianti ma giuste, oltre che dure  e incisive, le parole della docente Michela Digioia, figlia del Maestro Digioia. Noi della redazione di Gravina in Puglia de lavocenews.it supportiamo con convinzione il suo grido di dolore per questa situazione poco chiara e ci facciamo portavoce nel chiedere all’amministrazione Lagreca che questa vicenda squallida, e quanto collegato alla stessa, venga chiarito al più presto e chi di dovere riceva il giusto premio, nel bene e nel male.

Chiediamo che venga istituita una commissione di inchiesta e che nel prossimo consiglio comunale si discuta del caso del progetto SYSSITIA. Auspichiamo che la prematura dipartita del maestro Digioia. non divenga una scusa per sotterrare definitivamente la situazione. Il dolore per l’improvvisa dipartita del maestro Digioia ancora è vivo nel cuore di quanti lo hanno conosciuto e chiede la giusta valorizzazione della sua opera.

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