Cannabis: sequestro da € 9.000.000,00 in Puglia

La Guardia di Finanza di Foggia ne sequestra 5.100 piante coltivate in località Bosco Rosso, tra i comuni di San Nicandro e San Marco in Lamis, nel Foggiano.

La Redazione.

Non ci fa piacere scriverlo, ma la verità non può essere sottaciuta: Foggia sembra essere diventata la provincia della regione Puglia a più alta concentrazione criminale e non solo per quanto attiene alla coltivazione, confezionamento e distribuzione di droga. I sequesti di coltivazioni estese di cannabis sono ora pressochè quotidiani. Merito degli investigatori e delle forze dell’ordine, indubbio e gliene va dato atto e merito, ma segno anche di una capillare utilizzazione del territorio in modo diametralmente opposto alle legittime coltivazioni ed attività legali.

Il fatto. La Guardia di Finanza, come anticipato nell’occhiello, in località Bosco Rosso, tra i comuni di San Nicandro e San Marco in Lamis, nel Foggiano ha sequestrato una coltivazione di cannabis di 5.100 piante. Secondo un calcolo approssimativo effettuato dagli investigatori dalle piante in oggetto si sarebbe potuto ricavare 1,9 milione di dosi, che avrebbero fruttato sul mercato dello spaccio 9,4 milioni di euro.
    I finanzieri hanno proceduto all’arresto di un rumeno, intento a curare le piante e trovato in possesso di pistola con matricola abrasa.
    Hanno poi perquisito un casolare dove il rumeno viveva, trovandovi tre foggiani, denunciati, in quanto presunti guardiani della piantagione.
    La coltivazione, recintata, e protetta da fitto filo spinato, era circondata era ben nascosta e mimetizzata.
    Nel casolare rinvenuta una copia del libro”La mafia Innominabile” dell’ex procuratore capo di Lucera di Domenico Seccia, ex procuratore capo di Lucera. Si tratta di uno dei primi testi che ha descritto la mafia nel Gargano.

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