Baccalà alla murgiana

Il baccalà era in passato la scorta di pesce essiccato e vitamine omega 3 sopraprattutto in zone non di mare, ma anche marine, Il baccalà secco non doveva mai mancare nelle dispensa dei nostri nonni.

Nonna Camilla

E’ cominciata, con la pioggia, la stagione del baccalà. Una amica murgiana, mi ha ricordato una ricetta per cucinare una buona zuppa con il baccalà dai sapori tipici della murgia.

La murgia è una zona a conformazione carsica che si estende su vari territori tra Altamura, Gravina, Minervino sino in parte a qualche paese del barese.

E’ stata cosi gentile da fotografarmi anche i tre passi salienti della ricetta. Non è difficile, basta seguirla passo passo.

Ingredienti per 4/6 persone: 1 kg. di filetto di baccalà senza pelle e perfettamente spinato (se occorre aiutatevi con una pinzetta). 5/6 cipolle medie. 5/6 patate grandicelle, due spicchi di aglio, una costa di sedano, 4/5 pomodori rossi medi, origano, un bicchiere di vino bianco, uva passa, origano, finocchietto selvatico, un bel bicchiere di latte scremato.

1 passaggio preparare la base per la nostra zuppa di baccalà

Preparazione: in un bel tegame ampio prepariamo una base con poco olio, la cipolla e l’aglio affettati molto sottili, il sedano a tocchetti, il finocchietto selvatico, 4/5 pomodori a pezzetti, le patate tagliate a spicchi di luna non troppo sottili, l’origano, un poco di uvetta (serve a stemperare l’acidità della cipolla). tutto sul fuoco a fiamma media, aggiungete un bicchiere di vino bianco e lasciatelo sfumare almeno per 15/20 minuti.

Disponiamo quindi i pezzi di filetto di baccalà ben ordinati e irrorate il tutto con un bel bicchiere di latte scremato.

Ecco il nostro bel baccalà con il suo latte che contribuisce ad una cottura agrodolce.

Facciamo cucinare il tutto a fuoco moderato finché le patate non saranno cotte. Non aggiungete sale !!! Facoltativo un po’ di peperoncino, che nelle ricette murgiane è sempre presente.

Ecco pronta la nostra zuppa di baccalà ai sapori della MURGIA

La nostra zuppa è pronta! ora non ci reta che godercela accompagnata da un buon pane di Altamura, scarpetta più che concessa, parola di nonna Camilla!

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