Attentato a struttura sociale

Foggia; ancora un attentato, questa volta incendiario, alle strutture sociali dei fratelli Vigilante (in foto di copertina).

La Redazione

Ancora una volta le strutture sociali dei fratelli Vigilante di Foggia sono state oggetto di un attentato incendiario, il quarto in questo 2020.

Il precedente, oggi divenuto penultimo, in aprile mentre eravamo in pieno lockdown. Si era trattato di una bomba fatta esplodere dinanzi al centro anziani “Il sorriso di Stefano”. Ora invece nella notte è stato dato fuoco alla porta d’ingresso della “Ristorazione più” di Via Saverio Altamura, dove vengono preparati i pasti per le strutture “Sanità più”.

Questa è una vera e propria sfida. Vogliono fare terra bruciata intorno a noi fino a quando non smettiamo di fare impresa“. E’ il commento di Luca Vigilante, direttore Amministrativo della “Sanità più”. che vive sotto scorta da quando ci sono stati i primi due attentati dinamitardi.

Quest’anno, i fratelli Luca e Christian Vigilante sono stati oggetto di attentati la prima volta, nella notte del 3 gennaio, allorché fu fatta esplodere l’auto di Christian Vigilante in via d’Aragona. Trascorse due settimane, all’alba del 16 gennaio una bomba esplose davanti al centro diurno per anziani il “Sorriso di Stefano” in via Vincenzo Acquaviva. Questa volta viene arrestato il presunto responsabile nell’aprile scorso. Il primo aprile, come abbiamo già scritto, nuovo attentato al centro anziani.

Le modalità dell’ultimo attentato sono sconcertanti. La scorsa notte un uomo con il volto coperto, in bici davanti alla ‘Ristorazione Più’ effettua prima un sopralluogo, poi torna e cosparge di liquido infiammabile la porta di ingresso, appiccandovi fuoco. Un esperto, anche se le apparenze farebbero pensare ad un balordo, visto che le fiamme hanno causato notevoli danni.

La struttura – dichiarano i titolari – continuerà a lavorare regolarmente.

Permetteteci di dichiarare ai fratelli vigilante tutta l’ammirazione e la solidarietà del direttore, della redazione e dei lettori de lavocenews.it che nel suo piccolo si dichiara a loro disposizione per quanto possa fare.

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