Andrea Camilleri, riletto, in esclusiva per noi, da Roberto Fabbriciani.

Roberto Fabbriciani, uno dei più grandi flautisti viventi, rivive per la terza pagina de Lavovenews.it la sua amicizia con Andrea Camilleri, le prove interrotte dalla mala “sorte” dell’Autodifesa di Caino.

Roberto Fabbriciani

Lo scorso anno, in questo periodo, con Andrea provavamo intensamente per mettere a punto Autodifesa di Caino, che avrebbe dovuto andare in scena nell’estate 2019 alle Terme di Caracalla. Come in Conversazione su Tiresia, avevo composto le musiche che avrei eseguito dal vivo, “duettando” con la sua straordinaria voce. Ero stimolato dalla sua energia inesauribile, dal suo desiderio di mettere in scena questo nuovo lavoro, nato sulla scia della nostra precedente collaborazione. Continuammo le nostre prove interrotte dalla sorte a pochi giorni dal debutto. In questo momento strano e così difficile, in queste giornate di lavoro solitario, ripenso con malinconia e insieme compiacimento a quei nostri incontri, a quel progetto tanto accarezzato e rimasto sospeso… e il ricordo mi riscalda il cuore.
Da tempo immemorabile il rapporto musica/testo è stata una costante e anche un amletico quesito della nostra cultura musicale. Nella polemica con Artusi, Claudio Monteverdi sosteneva che la musica doveva essere ancella della poesia, ad essa adeguarsi sottolineandone il significato. Ho collaborato frequentemente con attori ed ho lavorato nel teatro musicale. Nelle diverse situazioni sempre ho realizzato il mio apporto musicale cercando di trovare la massima sintonia con la parola. Nella mia collaborazione con Andrea Camilleri, fonte importante di ispirazione è stata il testo, il messaggio forte, intrigante e sagace dell’Autore. Naturale per me è stato unirmi alla sua comunicazione verbale e realizzare una musica che sottolineasse il suo messaggio, dando corpo sonoro alla sua narrativa attraverso sinergici unici melodici, onomatopee ed ostinati ritmici. L’altra importante fonte della mia ispirazione è stata la voce di Andrea Camilleri, unica, dalle mille modulazioni sonore, dagli infiniti modi espressivi. Il linguaggio parlato è innanzi tutto suono, sequenza sonora già da se profondamente ed intensamente significante. E’ musica.

In copertina Andrea Camilleri con Roberto Fabbriciani (foto Lia Pasqualino)