Agitu violentata ed uccisa.

Orribile fine per la pastora di colore simbolo dell’integrazione.

GP

Adams Suleimani, 32 anni, ghanese. ha violentato ed ucciso Agitu Gudeta, la rifugiata etiope di 42 anni diventata simbolo di integrazione.

La sua azienda agricola bio “la capra felice” era un modello: undici ettari e ottanta capre autoctone nella Valle dei Mocheni, in Trentino a Frassilongo (Trento).

Particolari agghiaccianti del delitto emergono dalla confessione dell’assassino che dopo aver lavorato in quell’azienda in passato era stato richiamato per fare sa pastore. Futile il motivo della discussione, il ritardo nel pagamento di una mensilità. L’assassino avrebbe colpito la vittima al capo 4 o 5 volte con un pesante martello e l’avrebbe violentata morente.

A Trento, la vittima aveva aperto un punto vendita di formaggi e prodotti a base di latte di capra. Sul suo profilo Fb si legge l’ultimo messaggio “Buon Natale a te che vieni dal sud, buon natale a te che vieni dal nord, buon natale a te che vieni dal mare, buon natale per una nuova visione e consapevolezza nei nostri cuori“.

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