Addio ad Achille Perilli pioniere dell’astrattismo

Ci ha lasciati il pittore Achille Perilli, era uno dei capisaldi della pittura astratta italiana e non solo. Con altri amici, ora nomi sacri dell’Arte Italiana, ha portato avanti diverse idee e programmi sino alla fine.

Maria Catalano Fiore

Nella notte ci ha lasciati, ad Orvieto, dove da tempo si era stabilito Achille Perilli, (nato a Roma nel gennaio 1927) aveva 94 anni.

Fondatore con Ugo Accardi, Carla Attardi, Piero Consagra, Antonio Sanfilippo, Piero Dorazio, Renzo Vespignani e Giulio Turcato dello storico gruppo FORMA 1, ne abbiamo parlato, pochi giorni fa in occasione della vernice della mostra/libro su Pietro Dorazio

Opera di Achille Perilli negli anni 50

Senza dubbio Achille Perilli è stato uno dei protagonisti della scena artistica del 900. FORMA 1 è stato il primo gruppo astratto dl secondo dopoguerra.

La casualità vuole che tra tre giorni si aprirà al Mart di Rovereto una mostra (ora postuma) voluta dal Direttore del Museo Vittorio Sgarbi che definiva Perilli “Una intelligenza lucida e geometrica”.

In questa sua biografia viene definito “Architetto” dell’arte.

A 19 anni esponeva, con Dorazio, nel suo Liceo Giulio Cesare. Nel suo “Paesaggio Astratto” è diventato un’opera storica. Storica, prima l’amicizia poi il netto contrasto con le ideologie di Renato Guttuso che pretendeva di imporre a tutti il suo “realismo”, impostogli dal Partito Comunista, una frattura insanabile.

Paesaggio costruttivo

Notevoli e numerose le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia ed alla quadriennale di Roma.

La produzione artistica di Perilli ha mantenuto sempre uno stretto dialogo con tutte le avanguardie portando l’avanguardia italiana sempre al massimo.

R.i.p. grande Maestro.

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