Addio a Raffaella Carrà

Ci ha lasciato la Signora della televisione italiana

Cinzia Montedoro

È morta all’età di settantotto anni Raffaella Carrà. “Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre“. Con queste parole Sergio Japino dà il triste annuncio unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

Una notizia inaspettata che ha spiazzato l’Italia intera. Lei la Signora della televisione italiana, l’Artista, un’icona della musica si è spenta nella giornata di oggi, 5 luglio 2021. Tanti i successi televisivi come: Pronto Raffaella, Caramba che sorpresa, Ma che sera, Fantastico 3, Sanremo, solo per citarne alcuni.

La sua una lunga carriera  che l’ha vista anche attrice. Partecipò a diverse pellicole, tra le quali “Compagni”  (1963) di Mario Monicelli e l’hollywoodiano “Il colonnello Von Ryan”(1965), dove ebbe come partner Frank Sinatra. Tra il 1975 e il 1980 si fece conoscere in Spagna e il successo delle sue canzoni portò la TVE  a offrirle nel 1976 una monografia, La hora de Raffaella Carrà (puntata della serie La hora de…), grazie alla quale divenne popolare presso il pubblico iberico.

Tanti i brani di successo cantati dalla Raffa Nazionale come: “Ballo Ballo” , “Tuca Tuca” ideato dal coreografo Don Lurio, fu lanciato dalla cantante durante Canzonissima 1971 in coppia con il ballerino Enzo Paolo Turchi, un ballo considerato troppo osé per l’epoca, una storia che oggi forse può far sorridere, ma che all’epoca accese gli animi di una buona fetta di italiani.   “Tanti auguri” (Com’è bello far l’amore) un testo definito rivoluzionario infatti, racconta di una donna indipendente, libera di amare a modo suo, ”Luca”, “Rumore” e molti altri.

Il suo caschetto biondo divenne un vero e proprio simbolo, inoltre  il celebre dj francese Bob Sinclar, in suo omaggio, volle anche remixare “A far l’amore comincia tu”, che diventò così “Far l’amore” e fu inserito da Paolo Sorrentino nella colonna sonora del suo film premiato con l’Oscar “La grande bellezza”.

Garbo ed educazione erano i suoi biglietti da visita. Che la terra ti sia lieve Raffaella, la televisione attuale avrebbe tanto da imparare dal tuo lavoro, dalla tua arte! Sei stata la Regina indiscussa della televisione italiana e lo sarai sempre, le altre solo brutte copie destinate a rimanere tali.

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