Alto Adige zona rossa

La dichiara la regione stessa. Nell’articolo le motivazioni spiegate dall’Assessore alla Sanità.

La Redazione

Mentre alcune regioni hanno protestato per la classifica conseguita, l’Alto Adige prende atto della sua situazione difficile e si proclama zona rossa e presto potrebbe disporre il lockdown duro.

Spiega l’assessore regionale alla sanità Thomas Widmann: “Non abbiamo alternative, altrimenti collassa l’intero sistema sanitario. I danni collaterali sarebbero devastanti, se gli ospedali non dovessero più garantire chemioterapie e interventi chirurgici. Siamo oltre il tempo massimo, i campanelli d’allarme non possono più essere ignorati. A marzo abbiamo chiuso tutto con 42 casi Covid in Alto Adige, ora registriamo 750 nuovi contagi al giorno e c’è ancora chi non capisce e si lamenta delle restrizioni”.

L’assessore chiede e spera in un lockdown rigido, ma breve con test a tappetto e aggiunge: “Siamo partiti con 30 tamponi al giorno, ora ne facciamo anche 4.000, questo è importantissimo. Già adesso la pressione sugli ospedali è enorme. Abbiamo garantito la vita pubblica il più lungo possibile, ma ora va presa una decisione netta, se vogliamo evitare gli ospedali da campo”.

Intanto si attendono le risultanze dell’analisi dei dati regionali nella cabina di regia del governo che dovrebbe stabilire la riclassificazione delle zone delle regioni italiane.

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