Vincenzo De Bellis e Mario Desiati: due pugliesi al top

Due pugliesi, stessa età e provenienti dalla stessa zona, in questi giorni si sono distinti in due campi culturali diversi e molto importanti. In copertina Vincenzo De Bellis.

Maria Catalano Fiore

Due pugliesi di luoghi vicini, entrambi del 1977, hanno ricevuto nomine importanti in questi giorni: Vincenzo De Bellis è stato nominato Direttore delle “Fiere e piattaforme di Art Basel” e Mario Desiati vincitore del “Premio Strega 2022”.

Sempre più i nostri geni meridionali esportati danno visibilità a questa nostra terra.

Vincenzo De Bellis

Vincenzo De Bellis è diventato il Direttore e curatore di uno dei primi 10 musei nella città più colta e green degli Usa. Laureato prima presso l’Università del Salento (1997-2003), poi a La Sapienza a Roma (2004-2005), è partito per gli Usa con una borsa di studio del programma della Regione Puglia, “Bollenti Spiriti” di 25.000 euro per master e dottorati all’estero, più una borsa di studio del Bard College, vicino New York, più un prestito bancario (ripagato in 10 dolorosi anni precisa Vincenzo). In America studiare e mantenersi costa tantissimo, è partito nel 2006 per provare a realizzare il suo “Sogno Americano”: diventare qualcuno che merita di essere citato.

Durissimo studiare Platone e Kant in un’altra lingua, avere la valigia sempre pronta per la voglia di mollare e tornare a casa, ma poi….questi anni gli cambiano la vita. Innanzi tutto, la crisi economica di tutti i Musei Americani nel 2008 gli impediscono di trovare lavoro.

Rientra in Italia, peggio. Con la sua compagna, poi sua moglie Bruna Roccasalva mettono su “Peep-Hole, un Centro d’Arte nel 2009 a Milano. Peep-Hole è stato come un figlio, ma soprattutto la dimostrazione che anche in Italia si può creare qualcosa dal nulla senza l’aiuto pubblico o l’assistenzialismo. Ha contribuito al rilancio del Miart, poi cercato di inserirsi in vari musei italiani, curato la Triennale di Milano tra il 2015 e il 2016 e poi….ancora una occasione americana lo chiama il Walker Art Center, un mito per ogni storico o curatore.

L’America era rimasta come un sogno sospeso e pensandoci bene, con tutta la famigliola, ora c’era anche un figlio, nell’estate del 2016 si trasferisce a Minneapolis.

Non sono anni facili né politicamente, né per un italiano considerato sempre meno, rispetto ad altri, ma la tenacia da i suoi frutti, da semplice curatore di mostre, così importanti che richiedono anni di lavoro, a Direttore ed ora finalmente la meritatissima nomina a Direttore delle fiere e piattaforme espositive in tutto il mondo della “Art Basel ” fiera svizzera ed epicentro dell’arte mondiale.

Intanto si prepara a lasciare, a settembre, Minneapolis curando una splendida mostra di Jannis Kunellis. E’ anche impegnato nella sua Puglia per portare a settembre “Panorama” rassegna promossa dalle gallerie italiane.

Tutta la nostra ammirazione per questa tenacia e sopportazione che alla fine ha dato i suoi frutti in questo complicato sistema chiamato arte.

Sempre nato in Puglia, nel 1977 a Locorotondo, cresciuto a Marina Franca è lo scrittore che ha vinto la settantaseiesima edizione del “Premio Strega 2022”. Per Mario Desiati, un vero trionfo. Desiati è arrivato al Ninfeo di Villa Giulia a Roma nella serata del 7 luglio in un gessato Valentino, ma con l’aspetto di un Maneskin.

Durante la serata, bagnata dalla pioggia, lapresentaterice Geppy Cucciari, ha annunciato, super favorito sin dall’inizio della competizione, come vincitore Mario Desiati, con 166 voti per il suo “Spatriati” (Einaudi), che ha sbaragliato tutti, dopo la finale del 2011 con “Ternitti” (Mondadori).

I suoi personaggi irregolari, irrisolti, alla ricerca di un futuro e di una identità sono protagonisti di una storia fluida ambientata tra Martina Franca (in Puglia) e Berlino, dove torna spesso la parola Patrihanno conquistato pubblico e critica”.

Complimenti ad entrambi.

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