Tensione nel mar rosso: gli Stati Uniti fronteggiano attacchi Houthi
La pressione per un contrattacco cresce, Il confronto tra Stati Uniti e Houthi nello Yemen mette alla prova la diplomazia e la sicurezza internazionale nel Mar Rosso
Rocco Michele Renna
Gli Stati Uniti si trovano al centro di una crescente tensione nel Mar Rosso, dopo aver abbattuto due missili anti-nave lanciati dagli Houthi nello Yemen. Il Comando centrale statunitense (Centcom) ha dichiarato che i missili sono stati intercettati dal cacciatorpediniere USS Gravely, che stava rispondendo a una richiesta di assistenza dalla nave container Maersk Hangzhou colpita da un missile. Fortunatamente, nessun ferito è stato riportato sulla Maersk Hangzhou, battente bandiera di Singapore.
Il Centcom ha sottolineato che questo è il 23° attacco illegale degli Houthi ai trasporti internazionali dal 19 novembre. Successivamente all’attacco, tre piccole imbarcazioni Houthi sono state affondate mentre cercavano di attaccare una nave cargo; morti i ribelli a bordo.
Il New York Times ha riportato che funzionari del Pentagono stanno esercitando pressioni sull’amministrazione Biden per un contrattacco contro gli Houthi sostenuti dall’Iran. Alcuni piani proposti includono attacchi a fabbriche, magazzini militari e imbarcazioni da combattimento. Questa spinta arriva dopo l’escalation degli attacchi, e le possibilità di un intervento americano sembrano aumentare nonostante le riserve del presidente e degli alti funzionari.
La strategia degli Stati Uniti, tuttavia, è rallentata dalle pressioni dell’Arabia Saudita, che ha chiesto di evitare rappresaglie estese. Ciò è motivato dalla volontà di mantenere i negoziati con gli Houthi per il mantenimento della tregua nello Yemen e di evitare tensioni con l’Iran, considerato uno degli ispiratori degli attacchi Houthi.
Il Mar Rosso non è l’unico teatro di tensione. Il Mossad ha riportato di aver sventato un attentato a Cipro pianificato dai pasdaran iraniani, mentre la nave da guerra iraniana “Alborz” è entrata nell’area del Mar Rosso meridionale. Nel contesto di questa crescente instabilità, le navi italiane continuano a svolgere un ruolo nella coalizione internazionale per la difesa delle navi commerciali.

Mentre gli Stati Uniti cercano di bilanciare la difesa degli interessi e alleati nella regione, l’equilibrio diplomatico si fa sempre più delicato, con la comunità internazionale che tiene il fiato sospeso di fronte alle implicazioni di una possibile escalation dei conflitti.
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