Svizzera esauriti posti in terapie intensive

Ma in Italia non è che vada molto meglio. Denunzia dei medici di base.

La Redazione

Abbiamo più volte dato giustamente voce a chi, non del tutto a torto, lamentava che vedendo un tg, leggendo un giornale o finanche accedendo ai social media non trovava molto di diverso dalle notizia della pandemia.

Anche per chi i giornali li fa -e dovrebbe anche leggere cosa scrivono i colleghi- in alcuni giorni si faceva fatica a trovare una notizia degna di pubblicazione diversa da quelle del Covid, che a ben analizzare ha monopolizzato anche la politica, troppo spesso trasformata in ring, con buona pace degli appelli all’unità del nostro Presidente Sergio Mattarella.

I dati peggiorano un po’ dovunque e non rende più totalmente l’idea della diffusione del virus il numero dei nuovi infettati e dei morti; abbiamo imparato a leggere meglio quei dati confrontando il numero di nuovi infetti scoperti con quello dei tamponi effettuati nello stesso spazio temporale.

Così mentre dalla civilissima ed avanzatissima Svizzera, ci arriva la notizia che hanno esaurito gli 867 posti disponibili nelle loro terapie intensive, non è che in Italia ci sia tanto da stare allegri. Infatti, i pazienti Covid occupano attualmente il 42% dei posti in terapia intensiva, ovvero il 12% oltre la soglia di criticità che è il 30%. Ciò che preoccupa maggiormente è che il dato riguarda ben 17 regioni su 21, mentre una settimana fa erano 10.

Anche i posti occupati in ospedale da pazienti covid hanno superato la suddetta soglia che è fissata al 40% ed ha raggiunto il 51% in 15 regioni.

Durissima la denuncia dei medici di base e dei pediatri di libera scelta. Studi scoperti a causa di titolari ammalatisi e non sostituiti, assenza di supporti adeguati dell’Usca, carente di personale. Una medicina di base “al collasso” ancor più degli ospedali dove le autombulanze in coda sono la fotografia di un Paese che definire in affanno, e solo un troppo cortese eufemismo.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.