Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale S.E. Salomè Zourabichvili

La Presidente della Georgia è in visita di Stato in Italia.

La redazione

Al termine dei colloqui, i due Capi di Stato hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa.

Era presente all’incontro il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio.

Palazzo del Quirinale, 07/06/2022 (II mandato)

Benvenuti al Quirinale ai rappresentanti della stampa georgiana.

È un onore per la Repubblica italiana avere qui in Italia la presenza della Presidente Salomé Zourabichvili, ed è per me un piacere poterla accogliere al Quirinale.

È stato di grande interesse il confronto che abbiamo avuto insieme alle delegazioni che ci affiancano. Anche perché Georgia e Italia sviluppano un eccellente rapporto bilaterale di collaborazione sotto ogni settore, sotto ogni versante. Una collaborazione che è fondata su un’amicizia storica che trova sempre motivi di ulteriore consolidamento, anche grazie a questa giornata, alla sua visita, Signora Presidente. Così com’è avvenuto quattro anni fa nella visita – che ricordo con grande piacere – a Tbilisi.

Questa visita di Stato ci fornisce, d’altronde, anche la possibilità di sottolineare l’importanza e celebrare il 30º anniversario delle nostre relazioni che avevano avuto già un precedente – appena oltre un secolo fa, nel 1921 – e poi si sono ripristinate quando la Georgia ha riottenuto la propria indipendenza trent’anni addietro. Trent’anni sviluppati con grande, crescente collaborazione.

Tbilisi e Roma hanno una comune visione della vita internazionale, dei valori su cui deve fondarsi la comunità internazionale, che sono: il ripudio della guerra, la convivenza pacifica tra i popoli, il rispetto delle sovranità e dei confini.

Ed è opportuno, in questo momento, richiamarli, in un momento in cui l’aggressione della Federazione russa all’Ucraina vorrebbe riportare le relazioni internazionali al prevalere di tensioni imperialistiche. Come avvenuto già, d’altronde, nel 2008 in Georgia, con l’Abcasia e l’Ossezia del Sud.

Il pieno sostegno della Repubblica italiana per l’integrità territoriale e per la sovranità di Tbilisi nei confini internazionalmente riconosciuti rientra in questo quadro, con il conseguente non riconoscimento dell’occupazione dei territori e delle autorità de facto nelle regioni georgiane dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud.

Non vi è dubbio che quanto avviene in Ucraina con l’aggressione da parte della Federazione russa stia provocando ripercussioni forti nel Vicinato orientale. Il rapporto di partenariato avviato tra Unione europea e Georgia richiede un’attenzione sempre maggiore, ancor più sviluppata, verso quest’area.

La Georgia, con la sua storia millenaria, ha contribuito alla grande famiglia della civiltà europea, ed è del tutto naturale che oggi aspiri a diventare membro a pieno titolo dell’Unione europea: l’Italia sostiene il suo percorso europeo. Aspettiamo i necessari passi da parte della Commissione.

La stabilità e la sicurezza del Mar Nero e del Caucaso riguardano da vicino la Georgia, ma riguardano tutti perché richiamano l’attenzione dell’intera comunità internazionale.

Anche in questo caso, per quanto riguarda i problemi della sovranità e dell’integrità territoriale della Georgia, la strada è quella di un negoziato costruttivo, quello avviato nell’ambito delle “Discussioni di Ginevra”.

Tra Georgia e Italia intercorrono rapporti di collaborazione di ogni genere, sotto i vari profili: rapporti di carattere politico, economico, che certamente si intensificheranno – questa è la nostra intenzione – per svilupparli ulteriormente in diversi settori.

La nostra cooperazione è molto importante anche sul versante culturale, che abbiamo valutato, nei nostri colloqui con la Presidente, importante per lo sviluppo dell’amicizia fra i nostri Paesi, che è ampia e che consente margini ulteriori attraverso lo scambio culturale, di collaborazione, tra le Università e la conoscenza tra studenti e ricercatori.

E va ricordata anche l’attività scientifica delle missioni archeologiche in Georgia, che sono una palestra di collaborazione di vicendevole arricchimento tra Georgia e Italia.

Tutte queste ragioni sono alla base dell’accoglienza di grande amicizia riservata alla Presidente e alla delegazione che l’accompagna, alla riaffermazione dell’amicizia tra Georgia e Italia, e alla volontà di collaborazione crescente tra i nostri Paesi in questo percorso che è comune e necessariamente sempre più comune.

Benvenuta Presidente.

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